venerdì 16 settembre 2011

LA MESCHINA PANTOMIMA DEI FASCISTI DI FORZANUOVA CON MERLINO

Oggi 15 settembre si è tenuta a Terni la presentazione del libro del delatore, invischiato nella strategia
della tensione Mario Merlino. Un’iniziativa organizzata dai neofascisti di Forza Nuova -a cui hanno
partecipato 9 persone e 54 poliziotti- contestata dalla Rete Antifascista Ternana. Un’iniziativa inutile, di fatto una provocazione in una città democratica ed operaia come Terni. Il tentativo politico da parte di questi squadristi è stato inizialmente di occupare il “salotto buono” della città, tentando di organizzare l’iniziativa presso lo storico caffè Pazzaglia. L’opposizione immediata da parte della rete Antifascista e l’opera di informazione sul personaggio Merlino, fascista infiltrato nel movimento, delatore della polizia ed autore del depistaggio contro gli anarchici dopo la stage di piazza Fontana (arresto di Valpreda), ha fatto sì che i gestori del bar -appena si sono resi conto che i neofascisti tentavano di sfruttare il ruolo, il nome e la storia del locale- hanno immediatamente tolto l’agibilità all’iniziativa. I neofascisti sono stati relegati quindi in un albergo vicino alla stazione. Riteniamo positiva questa ulteriore mobilitazione antifascista perché dimostra che questi figuri, questi eroi virtuali, non hanno nessuna presa sul territorio a parte una preoccupante tutela della polizia e della Digos. Qualcuno ha inviato ai giornali informazioni che parlavano di tensione in città, ma la volontà della RAT non è quella di offrire appigli per il vittimismo di questi personaggi, bensì contrastare con informazione immediata e diretta il tentativo di riscrivere la storia o sdoganare personaggi ambigui come Merlino, la Repubblica Sociale Italiana e la fascisteria in generale. Li abbiamo ricacciati nel nulla da cui provengono: Pazzaglia ha negato loro lo spazio, all’iniziativa non c’era nessuno all’infuori della polizia ed è stato ricordato alla città chi era il signor Merlino ed il suo ruolo infame nella strategia della tensione. Dall’aviosuperficie ad oggi è chiaro che questa città mantiene viva la memoria storica della Resistenza e dei partigiani della Gramsci. Non è un caso che a Terni non esistono l’omofobia, le violenze contro i migranti ed altre azioni squadristiche diffuse nelle città dove i neofascisti sono riusciti ad installarsi. 

RETE ANTIFASCISTA TERNANA
Arci Terni, Arciragazzi "gli anni in tasca", Associazioni: Amici del
Manifesto, "Buaba", "Demetra", "Interni Stra-nieri", "il Pettirosso",
"Plaza de Mayo", "primi della stra-da", Blob Lgc.-Laboratorio
comunicazione, comitato anti-fascista cittadino di Orvieto, Centro
sociale "Germinal Ci-marelli", Circolo libertario ternano "Carlotta
Orientale", Confederazione Cobas, Curva Est Ternana, Alerta Network,
USPK, F.G.C.I., Giovani Comunisti, Partito Comunista dei Lavoratori,
Partito della Rifondazione Comunista, Partito dei co-munisti Italiani

III° TORNEO ANTIRAZZISTA

REGOLAMENTO

ART 1. INTRODUZIONE
Iniziamo col dire che la storia si ripete, negli anni 20 le leggi razziali, oggi il pacchetto sicurezza, una volta le SS, oggi le ronde nere. Il Centro Sociale Germinal Cimarelli ha così deciso di organizzare un torneo di calcio antirazzista con l’intento di creare un antidoto alla profezia orwelliana, secondo la quale “il passato, cominciando da ieri, potrebbe essere abolito e la menzogna diventare realtà”.

Perché un torneo di calcio?

L'idea di partenza, è molto semplice, organizzare un evento che cerca il coinvolgimento diretto e la contaminazione fra realtà considerate normalmente contrastanti e contraddittorie: quella delle tifoserie calcistiche e dei gruppi ultrà, spesso etichettati come razzisti, e quella delle comunità di migranti, sempre più presenti sul territorio.

Il calcio moderno rispecchia ed amplifica i malesseri e gli orrori della società in cui viviamo (razzismo, xenofobia, omofobia, neofascismo), portando ragazzi e ragazze a sfogare la propria frustrazione verso minoranze spesso inermi, scatenando la guerra tra ultimi.
Oggi stiamo vivendo uno spostamento della società chiaramente verso destra, poiché la classe politica e i grandi poteri mediatici fanno leva sulla paura del diverso, imponendo un modello altamente semplificato ma totalmente sbagliato, dove il cattivo è l’immigrato, l’ultras, l’antifascista o chiunque tenda a sovvertire questo stato di cose.

Il calcio, e lo sport in generale, non è esente da questa mentalità, sempre più curve e gruppi ultras si identificano nei “valori” del razzismo e del neofascismo. (è ormai norma trovare celtiche negli stadi, o striscioni xenofobi). I governi (di qualunque colore politico) tendono a reprimere questi episodi con la violenza, la repressione e il controllo sociale da ultimo la tessera del tifoso, che altro non fa che accrescere l’odio!
Questo fa parte del doppiogioco messo in atto dai governanti, infatti se da un lato si riempiono la bocca di belle parole tipo integrazione, rispetto e cooperazione dall’altro è proprio l’odio, e la repressione che da loro l’alibi per intervenire in maniera drastica e riportare l’ordine emarginando i devianti!

L’obiettivo del torneo è quello di dimostrare che tutto questo può cambiare, che non c’è bisogno della repressione e del controllo sociale. Nel nostro torneo, e con nostro intendo di tutti, non ci sono forze dell’ordine in tenuta antisommossa, non ci sono telecamere pronte a riprendere ogni angolo del campo e tantomeno non ci sono tessere del tifoso, non esistono fogli di via e centri di permanenza temporanea, NESSUNO SARÀ RESPINTO!

In compenso c’è rivalità, quella sportiva, che permette il bel gioco, il divertimento, c’è la voglia di vincere, l’amicizia, la possibilità di sfogarsi e staccare dalla solita routine, ci sono i valori, quelli dell’antifascismo e dell’ antirazzismo, c’è cultura, politica e anche musica perché basta poco:
UN TORNEO DI CALCIO, DIBATTITI, INCONTRI E QUALCHE SERATA IN COMPGNIA PER MIGLIORARE NEL NOSTRO PICCOLO LA SOCIETA.

IL CENTRO SOCIALE COGLIE L’OCCASIONE PER AUGURARE A TUTTI:
IN BOCCA AL LUPO E BUON DIVERTIMENTO

Art 1 Bis. Alla luce di quanto spiegato, ogni squadra ha il dovere morale di giocare mantenendo un comportamento consono all’ambiente e all’obiettivo del torneo, rispettando prima di tutto gli avversari.

Art 2. Ogni partita deve essere arbitrata dalle squadre che al momento stanno giocando.
TUTTI SAPPIAMO QUANDO SI COMMETTONO IRREGOLARITA’.
NESSUNO HA BISOGNO DI CONTROLLORI!!

Art 3. La durata della gara è di un tempo unico di 30 minuti e ogni squadra può schierare fino a 7 giocatori.

Art 4. Passano il turno le prime classificate dei gironi e la miglior seconda, che verrà valutata con i seguenti criteri: miglior punteggio, differenza reti, goal fatti. Nel caso in cui in tutti e tre i criteri ci sia la parità di due o più squadre avverrà il sorteggio.

Art 4 bis. Se una squadra non si presenta è eliminata dal torneo. In questo caso passano il turno le prime classificate e la seconda del girone della squadra che non si è presentata.

Art 5. Gli scontri della fase ad eliminazione diretta verranno decisi tramite sorteggio venerdi sera.

Art 6 Nella fase ad eliminazione diretta in caso di pareggio non ci saranno tempi supplementari ma si batteranno direttamente 5 rigori, in caso di parità si procede ad oltranza.

Art 7 Le rimesse laterali saranno effettuate con le mani, al portiere è consentito prendere la palla con le mani in caso di retropassaggio, ogni squadra può effettuare un numero illimitato di cambi.





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