lunedì 11 ottobre 2010

L’ANTIFASCISMO E’ DIVENTATO UN REATO?


L'esecutivo provinciale della Confederazione Cobas di Terni esprime piena e completa solidarietà agli antifascisti palermitani arrestati e a quelli intimiditi dalla Questura dopo la mobilitazione ed il volantinaggio presso il Liceo Umberto I di Palermo contro le ripetute minacce e violenze dei neofascisti di Casapound.

Riteniamo gravissimo il fatto che, come sempre più spesso accade, l'intervento della DIGOS sia stato a difesa della canaglie fascista e abbia comportato addirittura il pestaggio, il fermo e poi l'arresto degli antifascisti.

Lo stesso è successo qui a Terni per la contestazione di massa dei fascisti all'aviosuperficie, con decine di indagati ed 11 compagni che hanno subito l'intimidazione poliziesca degli "avvisi orali". Sembra che per il ministro degli Interni e per gli organi di polizia siano tornati i tempi della caccia all'antifascista e che reato sia diventato l’antifascismo o il contestare le azioni squadristiche e razziste.

L'esecutivo dei provinciale dei Cobas di Terni nota con estrema preoccupazione che nella situazione di grave crisi economica la risposta del governo è stata quella di finanziare i gruppi bancari e multinazionali e di appoggiare l'attacco frontale al salario ed ai diritti dei lavoratori (in primis quello di sciopero e quello che riguarda la sicurezza nei posti di lavoro) lanciato da FIAT e Confindustria. Il padronato, da Termini Imerese, a Pomigliano, a Terni a Castellammare di Stabia vuole riportarci alla metà dell'800 ed attacca i diritti dei lavoratori con l'appoggio dei "sindacati gialli" CISL, UGL e UIL e con il tacito consenso della exconcertativa CGIL, in una situazione in cui lo Stato risponde alle piazze con pratiche repressive inaccettabili e paradossali. In questo contesto l’informazione ufficiale, ribaltando la realtà, parla di “violenza” o addirittura di "terrorismo" non per indicare chi porta o appoggia un attacco frontale alle condizione di vita dei lavoratori, ma per chi prova a contestare in maniera nonviolenta ma decisa, lanciando uova o fumogeni, i padroni delle ferriere ed i loro cani da guardia,.

I valori della Resistenza e la democrazia vivono grazie alle lotte dei giovani, dei precari, dei lavoratori… la repressione poliziesca e padronale non fermeranno le lotte ed il conflitto sociale.

Nel ribadire la solidarietà ai compagni siciliani ricordiamo il presidio del 28 ottobre sotto il tribunale di Terni in occasione dell’udienza pubblica contro i divieti comminati dalla Questura a cinque antifascisti.

Per l'esecutivo provinciale

confederazione Cobas Terni

Franco Coppoli

Palermo 10 ottobre 2010

TRE GIOVANI ANTIFASCISTI ARRESTATI A PALERMO PER UN VOLANTINAGGIO CONTRO LE AGGRESSIONI DEI FASCISTI DI CASA POUND

Nella tarda serata di sabato il fermo di tre antifascisti palermitani (Cesare, Francesco, Ruggero) è stato trasformato in arresto. La gravissima azione di polizia segna la svolta repressiva che la Questura di Palermo da mesi sta attuando contro i movimenti sociali e antifascisti nella nostra città. Nella città capitale della mafia la questura di Palermo ha individuato il nemico dell'ordine costituito nelle lotte sociali, negli studenti, negli antifascisti. Lo sgombero violento dei centri sociali, Excarcere e con particolare violenza LaboratorioZ, lo sgombero di Casa Guzzetta occupata, le provocazioni contro giovani antifascisti e manifestanti, la distruzione della SantaRosalia dei senza casa durante il Festino del 14 luglio, l'irruzione all'AltroQuando e il sequestro di manifesti e striscioni durante la visita del Papa a Palermo il 3 ottobre segna una chiaro disegno di limitare diritti civili nella nostra città.

Gravissimo è stato il comportamento della polizia sabato mattina davanti al Liceo Umberto dove un gruppo di antifascisti stava distribuendo un volantino di denuncia delle violente aggressioni operate dagli squadristi di Casa Pound contro gli studenti della scuola. La presenza della polizia non ha garantito il costituzionale diritto antifascista di esprimere la solidarietà agli studenti dell'Umberto ma è servita a fare tacere violentemente la voce dei sinceri democratici. False sono le notizie di uno scontro fisico fra antifascisti e squadristi di Casa Pound, che come loro costume non si fanno vedere in piazza se ci sono gli antifascisti e spuntano minacciosi e aggressivi contro singoli studenti di liceo. Nessun pericolo di sconvolgimento dell'ordine pubblico da giustificare l'intervento violento della Polizia contro antifascisti inermi. Gravissima la decisione di trasformare il fermo in arresto per Cesare, Francesco e Ruggero.

Particolarmente grave ci sembra l'azione poliziesca all'indomani delle grandi manifestazioni studentesche contro le disastrose politiche governative sulla scuola che confluiranno nello sciopero generale della scuola del prossimo 15 ottobre e nella grande mobilitazione dei metalmeccanici del 16 ottobre a Roma.

Siamo molto preoccupati e chiamiamo tutti i democratici, gli antifascisti al confronto e alla mobilitazione comune per la difesa della libertà di espressione e di tutte le libertà democratiche.

Caratterizziamo la giornata del 15 ottobre in giornata in difesa dei diritti.

CESARE, FRANCESCO, RUGGERO LIBERI SUBITO !

Confederazione cobas della Sicilia

Collettivo 20 luglio

Associazione Radio Aut

Collettivo malefimmine

Collettivo Malaussene

Laboratorio Antifascista -Palermo

Comitato di Lotta per la Casa 12 luglio

Rete Sociale di Resistenza - Palermo



Riportiamo il comunicato degli antifascisti palermitani.

Oggi , sabato 9 ottobre alle ore 12 davanti i cancelli del liceo classico Umberto I, si è svolto un volantinaggio, con modalità pacifiche, per denunciare le continue minacce e aggressioni da parte di Casa Pound e Azione Giovani, organizzazioni dell’estrema destra,
davanti ai cancelli del suddetto istituto. Dieci minuti dopo sono arrivate le forze di polizia, che hanno intimidito e aggredito senza ragione i manifestanti, sette dei quali sono stati prelevati ingiustamente, sempre con la forza e condotti in questura. Uno di loro, inerme, è stato buttato a terra, aggredito da 4 poliziotti e portato via in manette. Molte delle persone che si trovavano lì hanno subito minacce verbali e aggressioni fisiche da parte di polizia e di DIGOS. La questura ha dichiarato falsamente di essere intervenuta per fermare gli scontri che si erano creati tra antifascisti e casa pound; nessun esponente di Casa Pound era però presente in quel momento e non era in corso alcuna colluttazione. Il risultato della ” tutela “ dell’ordine pubblico: sette feriti e in stato di fermoIl
Il preside dell’umberto I dopo avere saputo che la polizia da lui chiamata stava aggredendo i ragazzi, si è rifiutato di intervenire
.Agli studenti, nel frattempo, è stato impedito di uscire dall’istituto. Diversi studenti del liceo, che avevano filmato l’accaduto, sono stati minacciati e costretti dalla digos e dalla
polizia a cancellare i filmati.
ANTIFASCISTI E ANTIFASCISTE PALERMITANI/E

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