mercoledì 11 giugno 2014

BREVE DOSSIER SULLE AGGRESSIONI FASCISTE

Nel corso degli anni sono state centinaia le aggressioni  fisiche e non solo contro oppositori politi, o contro chiunque sia da loro considerato “diverso”. Per questo abbiamo sentito l’esigenza di raccogliere informazioni sul fenomeno della violenza fascista nelle nostre strade. Questo dossier è semplicemente una raccolta di dati e notizie e non ha alcuna pretesa di analisi politica, racconta fatti e dà un’idea di quale sia la vera natura di questi fasci del terzo millennio. Nei territori dove aprono le loro sedi sono fonte di pericolo per l’incolumità di tutti. Non possiamo tollerare la presenza di una sede di casapound o simili formazioni fasciste nelle nostre città. Perché sono omofobi e omofobe, intolleranti e razzisti, xenofobi e nazionalisti. Sono i servi di questo sistema che vogliamo trasformare, sempre pronti ad offrire i propri servizi a manovre reazionarie e torbide dei poteri forti. 
Di seguito alcune delle loro azioni più eclatanti.

MORTI PER MANO FASCISTA:

-          19/5/1991 Auro Bruni. Morto nell’incendio appiccato al csoa corto circuito di Roma
-          17/03/2003 Davide Cesare (Dax) militante del cs orso di Milano. In una notte di follia con furia omicida un gruppo di bonehead aggredisce con decine di coltellate Dax, l’ultimo fendente alla gola gli sarà mortale. A seguito dell’omicidio, avvenuto in presenza di altri compagni due dei quali feriti a loro volta, i militanti antifascisti accorsi sul luogo dell’accaduto verranno aggrediti dalle forze dell’ordine, anche se la rappresaglia più pesante avverrà all’interno dell’ospedale dove sono stati portati i feriti ed il corpo senza vita di Dax.
-          27/8/2006 Renato Biagetti del cs Acrobax di Roma.  Focene, comune di Fiumicino, una serata tra amici finisce con due balordi che aggrediscono armati di lame  renato, paolo e laura. Renato non ce la fa.
-          01/05/2008 Nicola Tommasoli. Verona un gruppo di fascisti picchia brutalmente nicola riducendolo in coma irreversibile.
-          13/12/2011 due morti e due feriti, di nazionalità senegalese, a seguito della caccia all’uomo messa in atto da un simpatizzante di casapound.

IL NUMERO TOTALE DI AGGRESSIONI FASCISTE DAL 2005 AL 2014 E’ DI 488
Con picchi nei periodi pre-elettorali. Per non contare tutte le minacce, intimidazioni e atti vandalici verso militanti e sedi di centri sociali, partiti, associazioni, sindacati vicini all’area antagonista e di sinistra.
AGGRESSIONI PER ANNO DAL 2008 AL 2014
-          2008 totale 73
-          2009 totale 66
-          2010 totale 45
-          2011 totale 20
-          2012 totale 44
-          2013 totale 33
-          Primi mesi del 2014 totale 11
-          dal 2008 al 2014 il numero totale di aggressioni è di 292
Visto il numero riportiamo soltanto alcuni articoli dall’archivio sulle aggressioni fasciste del sito ecn.org, dal quale abbiamo estrapolato anche i dati precedenti.

martedì 3 giugno 2014

SIAMO DONNE, NON VITTIME DI VIOLENZA SULLE NOSTRE MENTI PRIMA CHE SUI NOSTRI CORPI.

Siamo donne, non solo madri, mogli, figlie, domestiche, schiave. Siamo donne e dobbiamo gridarlo. Ogni giorno si legge di donne, come noi tutte, che subiscono violenze, dentro e fuori le nostre case, ma raramente si legge di come veniamo trattate e considerate dalla società, dalla cultura, dai nostri mariti e compagni, dai nostri padri, dai nostri fratelli, dai nostri figli o dai datori di lavoro. Spesso per questi uomini siamo persone da controllare, in casa e fuori: ci allontanano dalle nostre amicizie perché non concepiscono l’idea che possiamo avere una vita privata al di là del rapporto con loro, ci controllano il cellulare e la mail, ci ricordano continuamente i nostri doveri all’interno della casa. Per loro e per i giornali la nostra voce è tenuta soffocata, i nostri corpi celati dietro la loro vita.
Basta! Gridiamolo tutte!
Quando denunciamo le violenze subite entriamo in un programma di protezione veniamo strappate dalla nostra vita, rinchiuse in strutture protette a chilometri di distanza dal nostro quotidiano,costrette a ricostruirci una vita per noi stesse e, talvolta anche per i nostri figli, totalmente nuova. Gridiamo basta anche per questo: una vita già ce l'avevamo e qualcuno con la violenza ce l'ha tolta.
Dobbiamo reagire e pretendere che questo non avvenga mai più, perché la violenza maschile sulle donne non è una malattia, ma il frutto di una cultura impregnata di aggressività, di ruoli prestabiliti e rigidi che vogliono sotto controllo la donna.
Non spetta a noi preoccuparci di educare, recuperare, ri-educare uomini violenti.
Spetta a noi riconoscerli ed allontanarcene quanto prima possibile.
NOI DIFENDIAMO NOI STESSE E LE NOSTRE VITE.
SIAMO DONNE NON VITTIME.
GRIDIAMOLO!
Vogliamo chiedere alla Regione Umbria che fine ha fatto il disegno di legge regionale sulla violenza contro le donne ed i minori, alla cui preparazione hanno partecipato Associazioni e gruppi di donne del nostro territorio.
Vogliamo sapere perchè non possiamo decidere liberamente di interrompere una gravidanza nè scegliere il metodo che riteniamo più opportuno, visto che la pillola abortiva RU486 nella provincia di Perugia non viene neanche acquistata ed a Narni ed Orvieto viene somministrata con i 3 giorni di ricovero, malgrado sia dal 2011 che si millanta l'adozione del Day Hospital.
Le De'Genere
degenere.tr@gmail.com – de-genere.blogspot.com

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