giovedì 30 settembre 2010

Comunicato di solidarietà ai lavoratori della Meraklon.


“Siamo arrivati all’esasperazione”, “così non possiamo continuare”, “mancano le materie prime”.

Queste sono le dichiarazioni degli operai della Meraklon di Terni che stamattina si trovavano davanti ai cancelli per protestare contro la gestione dell’imprenditore laziale Giampaolo Fiorletta che tre anni fa è diventato il nuovo proprietario del sito di Terni.

La Meraklon come azienda indipendente nasce il 1 gennaio 1998. Negli anni 1998-2001, vengono realizzati consistenti investimenti con la messa in marcia di due nuove linee produttive di fiocco ed una nuova linea di filo continuo nel sito di Terni.

Nel 1999 Meraklon ha acquisito dalla Radici la Polymekon, azienda produttrice di fiocco a Zibido (Milano). Nel corso del 2003, a seguito di un processo di razionalizzazione, gli impianti di produzione fiocco di Zibido vengono concentrati in un unico sito: Terni.
La capacità produttiva di Meraklon è di 65.000 Tons/anno di fiocco e di 10.000 tons/anno di filo continuo e vengono impiegate circa 290 persone. La Meraklon risulta essere uno dei principali produttori di fiocco e filo continuo a livello europeo.

L’entrata in scena di Fiorletta è stata accompagnata da tante promesse di rilancio dell’azienda che sta vivendo in pieno il periodo di crisi ma che in realtà si sono concretizzate in poco tempo nell’obiettivo del padrone: lo smantellamento del polo chimico e tessile.

In questa situazione chi ci rimette sono come sempre gli operai che hanno già terminato la cassa integrazione ordinaria e si trovano in cassa integrazione straordinaria che tra le altre cose il 14 di dicembre dovrà chiudere.

Lunedì Fiorletta durante un incontro sindacale ha promesso l’ennesimo piano di rilancio industriale ( alla quale non crede nessuno ) che prevede un investimento per oltre 10 milioni di euro. Tutto ciò dovrebbe avvenire entro il prossimo 10 ottobre. E tutto ciò mentre Fiorletta, ormai da tempo non paga alcun fornitore e non compra le materie prime per mandare avanti la produzione infatti l'autonomia per continuare a produrre sarebbe di 24/48 ore.

A tutto questo va aggiunto che l’imprenditore laziale ha aperto due nuove società immobiliari: MONDO IMMOBILIARE e UNIVERSO IMMOBILIARE e nelle quali vengono trasferiti rispettivamente gli immobili del settore di produzione del filo continuo e del fiocco.

Come beffa finale a tutta questa situazione c’è da denunciare che i dipendenti della Meraklon ormai non vedono più pagati i loro fondi Pensionistici, il fondo di assistenza sanitaria ed i contributi sindacali, tutti soldi che rimangono nelle tasche del padrone, per farci cosa poi è un mistero, perchè i debiti, come già detto, continuano ad esistere.

Dopo aver denunciato il tutto alla “Direzione Provinciale del Lavoro”, le 250 famiglie della Meraklon attendono una risposta, ma non attendono con le mani conserte, LOTTANO PER IL DIRITTO AL LAVORO.

È stato prolungato lo sciopero del sito fino al 4 Ottobre 2010, nel frattempo invitiamo tutti a partecipare ai prossimi appuntamenti di protesta per far si che tutta la cittadinanza esprima la propria solidarietà all’ennesima crisi del lavoro dipendente di questa città.

Gli appuntamenti sono per tutti domani Venerdi 1 Ottobre alle ore 10.30 Per un SIT IN sotto la prefettura di Terni, Sabato ore 20.30 LA NOTTE BIANCA DEI LAVORATORI ovvero, una fiaccolata che partirà da Piazza della Repubblica.

Il CSA Germinal Cimarelli, e l’ass.ne Primidellastrada non possono che esprimere la massima solidarietà con i lavoratori della Meraklon ed appoggiarli con la presenza diretta per ogni iniziativa verrà fatta in futuro.

NON UN PASSO INDIETRO!!!!

CSA Germinal Cimarelli

ASS.ne Primidellastrada

Una Notte Bianca Per dimenticare Un'Estate Nera


23/04/2010 – Il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo firma un’ordinanza promossa dagli assessori Guerra, Fabbri e Bencivenga.

Il testo prevede una serie di restrizioni riguardo le attività di intrattenimento e musicali nel territorio comunale, ovvero, in soldoni, a mezzanotte coprifuoco sonoro.

Seguirà un’altra ordinanza contro l’uso di bevande alcoliche dopo le ore 22.00 per le strade cittadine.

Negli stessi giorni il CSA Germinal Cimarelli ed il Centro giovanile di Palmetta, ultimavano i preparativi per la stagione estiva di concerti gratuiti, unico periodo utile, per realtà che vivono di autofinanziamento e volontariato, di organizzare eventi per i giovani del territorio.

Ricordiamo che stiamo parlando di spazi restituiti alla città che erano in fase di abbandono e nel più totale degrado.

12/06/2010 – Nel centro di Palmetta si svolgeva una serata di “Nutrimenti”, evento patrocinato dal comune di Terni, dalla Regione Umbria e dal Ministero della Gioventù. Nel C.S.A. Cimarelli, invece, si ricordava la liberazione della città dall’occupazione Nazi-Fascista.

Nella notte, la Polizia Municipale si presentava, in borghese negli spazi, con l’obbiettivo di sanzionare, con provvedimenti amministrativi superiori a 5 mila euro, le uniche due realtà che nella città offrono cultura ed aggregazione fuori da logiche commerciali.

Nei giorni seguenti, alle multe, si sommano notifiche ed atti restrittivi che vietano nei fatti la somministrazione di cibi e bevande e la realizzazione di qualsiasi attività credendo che l’inquinamento acustico sia il vero problema di questa città, dimenticandosi che il vero inquinamento è quello dell’acqua dell’aria e del suolo.

L’immediata risposta dei due Centri arriva con la presentazione di oltre un migliaio di firme di giovani che chiedono il ritiro delle ordinanze, puntualmente ignorate dal Sindaco e soci.

Quella che abbiamo appena descritto è l’ESTATE NERA dei giovani, delle associazioni e degli spazi di aggregazione di questa città, che si avvicina sempre di più all’essere una città dormitorio del tipo produci, consuma e crepa.

02/10/2010 – Per porre rimedio all’oscurità estiva, come se nulla fosse, tutti in piazza per la Notte Bianca che a dire dell’assessore Fabbri (promotrice dell’ordinanza) dovrebbe essere: “ la forte integrazione nel tessuto urbano di tre linee: della cultura, dell’architettura, e del commercio. Vogliamo offrire una festa per la città ed con la città, che incoraggi anche chi vive nei territori limitrofi a venire in centro”, scordandosi che chi vive in città si è rifugiato per tre mesi nei comuni limitrofi, ma soprattutto che la cultura non è robetta da una sola notte.

La dichiarazione dell’assessore Fabbri è esaustiva di per se, per capire la linea politica di un’amministrazione comunale incapace di comprendere le esigenze di aggregazione di una comunità.

Non è possibile cancellare con un colpo di spugna gli ostacoli che hanno posto a chi aggrega e fa cultura senza toccare le casse comunali.

Non è una notte bianca che garantisce l’interesse del comune per le politiche giovanili e sociali. La notte bianca non è altro che un modo per dimostrare, a chi ci casca, che l’amministrazione ha realizzato qualcosa per i giovani, puntando sull’integrazione e la cultura, la notte bianca in realtà mira a tener buoni gli animi di chi ha voglia di socializzare e divertirsi, ad abbassare lo scontro politico che si è venuto a creare nel periodo estivo e a cercare consensi per la prossima tornata elettorale, come dimostra la presenza, questa mattina, delle associazioni di Conf. Esercenti e Commercianti alla conferenza stampa che ha presentato l’iniziativa, come per dargli un premio di consolazione dopo che questa estate hanno manifestato ad alta voce il dissenso a queste ordinanze, chiaramente per motivi economici.

Questo e solo questo è l’obiettivo di questa serata.

A confermare il tutto, l’organizzazione di un evento che permette ai locali commerciali di avere la possibilità di rifarsi dei mancati introiti estivi, con deroghe per tavoli e musica fino alle ore 3.00.

Chi ha vissuto in prima persona l’estate nera di Terni non potrà dimenticare l’incapacità politica di un gruppo di dilettanti

A Terni c’è chi crede che una città è viva quando c’è una presenza costante nel tessuto sociale da parte delle istituzioni e quando chi la abita la riempie di contenuti e strumenti per la socializzazione, l’informazione e la cultura senza il bisogno di sponsor privati.

Alla luce di quanto appena detto chiediamo:

una notte bianca può far dimenticare un’estate nera?

CSA Germinal Cimarelli

Centro Giovanile di Palmetta

martedì 21 settembre 2010

Operazione di polizia a Bologna contro la contestazione a Maroni


Bologna - Un arresto domiciliare e molti obblighi di firma per 7 attivisti bolognesi.

Questa mattina un'operazione di polizia ha visto, ad un anno di distanza, la consegna di atti restrittivi della libertà personale a molti attivisti dell'Onda bolognese. Un attivista è sottoposto agli arresti domiciliari, mente altri sono stati colpiti da obbligo di firma. L'ordinanza è stata firmata dal Pm Luca Tampieri.

I fatti contestati si riferiscono alla manifestazione organizzata dall'Onda bolognese il 29 settembre 2009 contro la presenza intollerabile del Ministro dell'Interno Maroni, persecutore dei diritti dei migranti. Quel giorno tantissimi e tantissime antirazzisti/e andarono a contestare la presenza in zona universitaria di quello che era ed è tuttora uno dei personaggi-simbolo del governo Berlusconi fatto di razzismo e respingimenti.

Quel giorno furono portati in piazza canotti, salvagenti e materassini per respingere Maroni: una modalità per dire 'no' ai respingimenti di extracomunitari su cui la Lega fonda gran parte delle sue politiche xenofobe. Quella mattina, durante il corteo partito da piazza Verdi e arrivato in via Castiglione, lo slogan fu "Siamo tutti clandestini".Le misure si riferiscono ai momenti di tensione scatenatisi tra i manifestanti e le forze dell'ordine all'incrocio tra via Santo Stefano e via Cartoleria.

Solidarietà a tutti gli indagati da parte di Infoaut.

Vedi articolo:

L'Onda contro Maroni

Il comunicato di solidarietà del CUA

Il comunicato di solidarietà di Bartleby

Altro:

Il comunicato di solidarietà del Collettivo Universitario Autonomo di Torino

A Torino il convoglio "Viva Palestina": verso Gaza, per rompere l'embargo!


Passerà oggi da Torino il convoglio internazionale "Viva Palestina", compiendo una delle sue tappe nodali della sua marcia via terra verso Gaza, per rompere il criminale embargo israeliano che da 4 anni stritola la Striscia di Gaza. "Viva Palestina" è partito lo scorso 18 settembre da Londra, dopo Torino si dirigerà verso Milano, prima di imbarcarsi verso la Grecia da Ancona, attraversando poi Turchia Siria ed Egitto.

Viva Palestina 5.
Il convoglio internazionale "Viva Palestina 5" ha iniziato la sua corsa verso Gaza da Londra, guidato da Nicci Enchmark e Kevin Ovenden, che erano a bordo della Mavi Marmara quando la flotilla venne attaccata da un commando israeliano il 31 maggio scorso. E' costituito da varie organizzazioni provenienti da ogni parte del mondo, dall'Australia alla Nuova Zelanda, dal Canada e alla Malesia, con attivisti provenienti dagli Usa, dalla Gran Bretagna, dall'Irlanda del Nord. Lungo il percorso si uniranno attivisti e veicoli in Francia, Italia, Grecia e Turchia. Inoltre altri due convogli partiranno da Casablanca e da Doha con attivisti dal Marocco e dall'Algeria, dal Golfo e dalla Giordania. In Siria, a Latakia, i convogli saranno in tutto 3, composti da circa 200 veicoli, e si imbarcheranno per il porto egiziano di El-Arish per raggiungere Gaza via terra, attraverso il valico di Rafah. Qui si giocherà una partita indubbiamente importante: superare il valico di Rafah sarà un altro test rilevante, al cospetto della spregiudicatezza del governo egiziano e alla determinazione di "Viva Palestina" di superarlo perchè ineludibile per raggiungere la Striscia via terra.


Dall'Italia verso Gaza.
Dall'Italia partiranno circa 7 mezzi (tra cui 2 ambulanze). Centrale il passaggio a Torino, città gemellata con Gaza: accordo di solidarietà più volte tradito dalle istituzioni locali, nell'incapacità e nell'opportunismo di non schierarsi e prendere posizione con quanto è successo e succede in Palestina. Vedremo quale sarà l'accoglienza che Chiamparino & company sapranno riservare al convoglio internazionale... "Viva Palestina" arriverà a Torino nel primo pomeriggio, alle 16 è prevista un'assemblea nella centralissima piazza Castello, in serata il convoglio proseguirà verso Milano, dove alle 18:30 è programmata un'altra assemblea in piazza Duomo.


Freedom Flotilla 2. Nel frattempo continua anche la preparazione del convoglio internazionale via mare "Freedom Flotilla 2", sempre determinata a violare il blocco navale che Israele attua, con motivazioni ancora più forti dopo la strage israeliana contro la "Freedom Flotilla" a maggio... La partenza della nave sarà decisa a fine settembre, è prevista per la seconda metà di novembre.


Via mare, via terra, per rompere il blocco di Gaza! Viva Palestina!

[Infoaut seguirà, tramite la sua corrispondente, la marcia del convoglio internazionale "Viva Palestina 5" verso Gaza con reportage, interviste e foto]

giovedì 16 settembre 2010

16.09.2010 Stampa articolo La crisi di Forza nuova a Milano e i movimenti dell'estrema destra a livello nazionale in vista delle possibili elezioni a


La crisi di Forza nuova a Milano e i movimenti dell'estrema destra a livello nazionale in vista delle possibili elezioni anticipate. Roberto Fiore alla ricerca di un accordo con il Pdl e Luca Romagnoli con i finiani.

A giugno è stato arrestato Michelangelo Manazza giovanissimo naziskin, conosciuto per la sua militanza in Forza Nuova a Milano, reo di avere accoltellato la sera del 14 due ragazzi in un parco di Cuneo. Ora è detenuto nelle carceri di quella città con l'accusa di "lesioni gravi ed efferate".
Il fatto ha creato scompiglio, tensioni e divisioni, sia fra il "mondo skin" (ormai egemonizzato dagli Hammer) e i forzanovisti, sia all'interno di quest'ultima organizzazione.
Roberto Fiore, con un comunicato stampa, ha subito preso le distanze dal giovane arrestato, negando fosse di Fn. Ovviamente il fatto non è piaciuto agli skin. Alcuni di loro si sono persino azzuffati con un gruppo di forzanovisti.

A luglio, anche seguito di questi fatti, almeno un terzo di Forza nuova di Milano, Bergamo, Pavia e Varese se ne è andata dal movimento per aderire alla nuova sigla Movimento Patria Nostra: un'associazione culturale nata a Roma, recentemente trasformatasi in organizzazione politica, con il riutilizzo del vecchio simbolo di Ordine nuovo, con tanto di ascia bipenne.
Attualmente, in Lombardia, questo neonato gruppo può contare già su una cinquantina di militanti guidati da Alberto Doldi (ex Ordine nuovo di Milano), Valter Melchiorri e Maurizio Stocco. Anche in questo caso la base tende a coincidere con gli ultras della curva interista, in particolare con l'Inter Club di Motta Visconti. Data la comune fede nerazzurra e la generale solidarietà con i "camerati incarcerati" (Manazza come Lothar, sempre detenuto nel carcere di Bergamo), con il neonato gruppo, hanno subito fraternizzato quelli di Calci e Pugni di Alessandro "Todo" Todisco, ben contento della profonda crisi dei rivali di Forza Nuova e dell'odiato Duilio Canu.

Sul versante nazionale, invece, mentre Gianluca Iannone e Casa Pound cercano sponda nel Pdl, tramite Marcello Dell'Utri, Roberto Fiore, in vista di possibili elezioni anticipate, si è incontrato, la settimana scorsa con Giuseppe Ciarrapico e Alessandra Mussolini per proporre a Berlusconi la desistenza di Fn, in cambio di almeno un deputato forzanovista eletto come indipendente nel Pdl. D'altro canto, sempre in vista delle elezioni, la Fiamma tricolore si è spaccata verticalmente in due su tutto il territorio nazionale: da una parte Luca Romagnoli, incredibile ma vero, si sta avvicinando agli odiati finiani (tramite il fascistissimo deputato Donato La Morte, cassiere del vecchio Msi), dall'altra il gruppo movimentista "Fiamma Futura" del naziskin veneto Piero Puschiavo che sta per confluire ne La Destra di Storace.

www.osservatoriodemocratico.org

Presentazione la storia rovesciata 18 settembre CSA Cimarelli


LA STORIA ROVESCIATA: LA GUERRA PARTIGIANA DELLA BRIGATA GRAMSCI NELLA PRIMAVERA DEL 1944
Dopo l'infamante campagna denigratoria dovuta alla pubblicazione dei libri sponsorizzati dalla destra sulla brigata Gramsci di Marcellini
Sabato 18 Settembre ore 17.00
Centro Sociale Germinal Cimarelli - via del Lanificio 19/a
parallela di viale Brin e via del raggio vecchio

INTERVENTI DI :
ANGELO BITTI, RENATO COVINO, MARCO VENANZI Autori del libro, ALESSANDRO PORTELLI Università di Roma
presenta FRANCO COPPOLI, Confederazione Cobas
Circolo amici de Il Manifesto - Terni,Confederazione Cobas di Terni,Centro Sociale Germinal Cimarelli,Laboratorio Comunicazione Blob.lgc

info e contatti Marco 339.4193328

martedì 14 settembre 2010

GIUSTIZIA PER FABRIZIO


Arrestato da innocente dallo “spacciatore” Ganzer

morto senza una parola di scuse né una lira di risarcimento

Il 23 giugno 2010 è morto Fabrizio Reali Roscini. Era stato arrestato il 23 ottobre 2007 insieme a Michele, Andrea, Damiano e Dario con l'accusa ridicola di far parte di una associazione terroristica di anarchici. Gli atti di “terrorismo” contestati a questa associazione sono scritte murali e qualche danneggiamento. Le prove contro Fabrizio, in particolare, erano così inconsistenti che il PM Manuela Comodi che lo ha tenuto in carcere duro ed in isolamento totale per alcune settimane non ha avuto nemmeno il coraggio di chiederne il Rinvio a giudizio. Ma non si è neanche degnata di archiviare la sua posizione. Così Fabrizio ha vissuto gli ultimi anni della sua vita in questo paradossale “limbo”: né processato né scagionato. Ora Fabrizio è morto, senza una parola di scuse né una lira di risarcimento.

Nel frattempo il capo del ROS dei Carabinieri Ganzer è stato condannato a 14 anni per spaccio di stupefacenti. Ganzer inoltre è stato prescritto dall'accusa di aver importato in Italia centinaia di mitra, lancia missili e armamentario vario (robba da colpo di stato!!!) perché il fatto è avvenuto nel 1993. Sono stati proprio i ROS dello “spacciatore” Ganzer a dirigere l'operazione, con la fede cieca della Procura perugina, dall'adesione acritica ad ogni accusa – anche alla più incredibile – fino alla vera e propria copiatura di errori di battitura e di contesto tanto era grande la fede nel corpo speciale dei Carabinieri. Proprio i ROS sostenevano che Fabrizio avesse delle pistole, e il PM Comodi è stata così fedele alle tesi del gruppo di Ganzer che lo ha coinvolto nell'inchiesta e lo ha sbattuto in carcere senza ascoltare minimamente neanche gli altri organi di Polizia, i quali erano al corrente che tali armi erano state restituite da anni.

Il 21 settembre ricomincia il processo a Michele, Dario, Damiano e Andrea. Per dimostrare ancora una volta la nostra solidarietà e per ricordare nel modo migliore Fabrizio organizzeremo un presidio nei pressi del Tribunale di Terni dove sono sotto processo. L'appuntamento è alle 9 in via Bramante!

COMITATO 23 OTTOBRE

Concerto laccati e sfonati

Balla e difendi Summer fest conclude con il concerto dei LACCATI E SFONATI


Ultimissima Data della travagliata stagione Balla e difendi del csa Germinal Cimarelli saluteremo l'estate e le amatissime ordinanze con il concerto rock n roll di laccati quindi vi aspettiamo numerosi il 18 Settembre 2010 ore 21:30

domenica 12 settembre 2010

Scuola: precari bloccano stretto di Messina!


A partire dalle dodici di oggi i precari della scuola sono riusciti a bloccare il traffico sullo stretto di Messina.
Circa diecimila persone sui due versanti dello stretto hanno bloccato, sul lato continentale, l'autostrada mentre, dalla parte isolana, gli imbarcaderi sono stati invasi da una folla determinata di insegnanti e personale ATA. Il traghetto ferroviario Riace della Bluvia, la compagnia di navigazione delle ferrovie dello stato, è stato a lungo bloccato ai suoi ormeggi dai manifestanti impossibilitato a salpare da villa S.Giovanni. Un successo su tutta la linea dunque per la mobilitazione di quest'oggi nonostante un imponente schieramento di polizia che avrebbe voluto impedire ai precari della scuola di avvicinarsi agli approdi.

La protesta si poneva come obbiettivo di denunciare come l'istruzione pubblica sia per certo prioritaria a fronte del progetto di edificazione del ponte sullo stretto (opera che divorerà una quantità spaventosa di denaro pubblico non apportando miglioramenti sensibili alla viabilità e peggiorando, per sovrammercato, le vite di migliaia di messinesi e reggini), per svelare quindi l'ipocrisia di chi si cela dietro a questioni di bilancio per giustificare i tagli alla scuola ed al suo personale. Paradossale appare come si tenti di spacciare come benefica per il Sud lo sperpero colossale di denaro che vorrebbe essere il ponte mentre il taglio al personale delle scuole, che colpisce assai più duramente proprio nel meridione, sia presentato come una (neanche tanto) tragica necessità. Al fianco dei precari della scuola si è, come è naturale, mobilitato quest'oggi anche il popolo NoPonte che da anni lotta contro questa mostruosa "grande" opera.

Roma: difesa e accusa chiedono la liberazione di Zurine, Artzai e Fermin. Ma i giudici decidono la consegna a Madrid dei 3 giovani baschi


Marco Santopadre, Radio Città Aperta


08-09-2010

Neanche la lunga e dettagliata arringa contro l’estradizione del
Procuratore Generale Otello Lupacchini - cioè il rappresentante
dell’accusa (!) – ha smosso i tre giudici della quarta sezione della
Corte d’appello penale di Roma che oggi, intorno alle 15, hanno
deliberato la consegna si Fermin Martinez Lakunza, Artzai Santesteban
Arizkuren e Zurine Gogenola Goitia allo Stato Spagnolo. Già in
mattinata gli avvocati della difesa – Cesare Antetomaso e Maria Luisa
D’addabbo – si erano dovuti mettere all’opera per analizzare in fretta
e furia alcune decine di pagine inviate nella giornata di ieri da
Madrid in cui vengono elencati alcuni comportamenti che, secondo i
giudici spagnoli, proverebbero la condotta criminale dei tre baschi
arrestati a Roma il 10 giugno e da allora detenuti nelle carceri
italiane: l’aver partecipato a riffe (!), l’aver partecipato ad
assemblee e manifestazioni, frequentari certi bar e certe strade di
Pamplona... Comportamenti che lo stesso Lupacchini – pure noto per la
durezza e la spietatezza con le quali ha mandato in galera centinaia
di attivisti dei movimenti italiani di estrema sinistra durante gli
ultimi decenni – ha definito insufficienti a giustificare
l’estradizione in Spagna dei due ragazzi di Pamplona e della ragazza
di Lekeitio. Si è spinto oltre il Procuratore Generale, arrivando a
giudicare una aperta violazione dei diritti di riunione, espressione e
manifestazione del proprio pensiero la legislazione antiterrorismo
spagnola che, non essendosi ancora adeguata agli standard dell’Unione
Europea non può quindi essere automaticamente applicata anche nel
nostro paese, in questo caso nei confronti di Zurine, Artzai e Fermin.
Una vera e propria arringa difensiva quella del rappresentante
dell’accusa, poi integrata e approfondita dagli interventi dei due
legali della difesa che hanno contestato la validità della
documentazione inviata fuori tempo massimo dall’Audiencia Nacional di
Madrid costituita non da prove o indizi di colpevolezza ma da una
lista di banali e normali manifestazioni politiche e di vario tipo
alla luce del sole e di natura non certo criminale. Ma a nulla è
servita la inconsueta corrispondenza tra i punti di vista della difesa
e dell’accusa: il collegio giudicante, con una formula tra l’altro
giudicata imprecisa e sciatta dai legali delle due parti, hanno
disposto la consegna alle autorità di Madrid dei tre giovani che
potrebbero rischiare fino a 12 anni di reclusione per un reato di
opinione. La decisione è stata accolta con stizza da Lupacchini, che
l’ha apertamente criticata annunciando addirittura un ricorso della
Procura in Cassazione… Fatto sicuramente inusuale. I legali, così come
il Procuratore Generale, hanno ora 10 giorni di tempo per depositare
la richiesta di ricorso in Cassazione. Fino a quel momento, quindi, i
tre giovani rimarranno in Italia in condizione di carcerazione. “I
secondini del carcere di Terni non permettono a mio figlio di
telefonare, nonostante che il tribunale gli abbia concesso questo
diritto quasi due mesi fa!” denuncia a Piazzale Clodio Lurdes, la
madre di Artzai. “La settimana scorsa non le hanno fatto neanche
vedere la sua fidanzata Maite, venuta apposta a Roma in aereo solo per
poter stare con lui un’ora”. Gli attivisti dei centri sociali – Corto
Circuito, Strada, Faro, Area 51 – e delle forze politiche della
sinistra venuti a manifestare per l’ennesima volta per la libertà dei
tre ragazzi scuotono la testa. Per l’assurda sentenza, e per
l’accanimento delle autorità carcerarie nei confronti di questi
giovani che in qualsiasi altro paese d’Europa potrebbero svolgere
tranquillamente la loro attività sociale e politica senza dover finire
in galera. Poco più in là, appese ad una grata, una bandiera del
movimento basco per l’amnistia e uno striscione che recita ‘Libertà
per i prigionieri politici baschi. Txote, Artzai e Zurine askatu’.
Lurdes piange, abbracciata a sua sorella in un angolo… Domani tornerà
a Pamplona, e parteciperà ad un ‘omenaldia’ (omaggio) che gli abitanti
del suo quartiere hanno voluto dedicare a Fermin, che tutti chiamano
Txote, e ad Artzai. Nel popolare quartiere della Txantrea e nelle vie
di Antsoain, a due passi, tutti li conoscono. E sperano che tornino
presto a casa. Real politik e magistrati italiani permettendo. Vada
come vada, Zurine trascorrerà in una cella di Rebibbia il giorno del
suo compleanno, l’11 settembre.

mercoledì 8 settembre 2010

TORNEO ANTIRAZZISTA 2010 RISULTATI FINALI

Risultati Girone A e B

GIRONE A


IRISH PUB pt. 4 Gol 3
TERNI SOCCER CREW pt. 4 Gol 2
C.S.A. CIMARELLI pt. 0

GIRONE B

LEOLIVE FONDACO pt. 1
PALMETTA F.C. pt.1
PRIMIDELLASTRADA pt. 6
PALESTINE 48 pt. 9


GIRONE C

TUSCIA CLAN
SCURETTO
PRIMIDELLASTRADA 2




GIOVEDI’
17.00 17.30 C.S.A. vs Irish 0-2
18.30 19.00 Primidellastrada 1 vs Palmetta 3-0
19.00 19.30 Leolive Fondaco vs Primidellastrada 1 0-1
19.30 20.00 Primidellastrada 1 vs Palestine48 3-2
21.00 21.30 Leolive Fondaco vs Palmetta 0-0
21.30 22.00 Palestine 48 vs Palmetta 2-1
22.00 20.30 Leolive Fondaco vs Palestin 48 1-3

VENERDI’
17.30 18.00 Irish vs Terni soccer crew 1-1
18.00 18.30 Terni soccer crew vs C.S.A. 1-0
19.00 19.30 Scuretto vs Primidellastrada 2
19.30 20.00 Tuscia Clan vs Scuretto
20.00 20.30 Tuscia Clan vs Primidellastrada 2

SABATO
17.30 18.10 Irish Pub vs Palestine 48
18.15 18.55 Primidellastrada vs 1 Tuscia Clan
19.00 19.40 Palestine 48 vs Primidellastrada


VINCE AI RIGORI I PRIMIDELLASTRADA

domenica 5 settembre 2010

2° Torneo Antirazzista


PROGRAMMA:


GIOVEDI' 9

CAMPO CENTRALE
Inizio del torneo alle ore 17:00 fino alle 21:00
PALCO CENTRALE
Ore 22:00 circa
proiezione del Film "Quando sei nato non puoi più nasconderti"


distribuzione VADEMECUM SUL PACCHETTO SICUREZZA ed eventuale DIBATTITO

CENA: PANINI VARI

VENERDI' 10

CAMPO CENTRALE
Torneo dalle 17:00 alle 21:00

SPAZIO VIDEO CINEFORUM
Dalle 17:00 alle 21:00 "a rotta de collu" proiezioni video, documentari e filmati sui CIE

PALCO CENTRALE
ore 22:
MASTAFIRE SOUND SYSTEM (Reggae Dancehall)
proiezioni video di sfondo al concerto

CENA

PREPARATA DA NOI DEL C.S. prezzo e menù comunicato in seguito comunque Predilige la politica dei prezzi popolari

SABATO 11

CAMPO CENTRALE
semifinali e finali del torneo dalle ore 17:30 fino alle 19:30

PALCO CENTRALE
ore 17:00 incontro/dibattito con il COMITATO NO CIE da ROMA
Concerto ore 22:00 puntualissimi inizio concerto ASSEDIO (Viterbo hardcore)
a seguire
ATARASSIA GROP (kombat,punk, folk)



CENA ETNICA PALESTINESE

L'incontro di sabato potrebbe essere anticipato a venerdì a causa delle disponibilità dei ragazzi da Roma, in caso il programma delle attività dei due giorni escluso il concerto sarà invertito.

il calendario del torneo uscirà martedì pomeriggio.

Il tutto presso il CSA Germinal Cimarelli Terni in via del lanificio 19/A

VI ASPETTIAMO NUMEROSI FACCIAMO VEDERE A QUESTA CITTà CHE NON SIAMO MORTI MA VIVI PIU CHE MAI E CHE NESSUNA INTIMIDAZIONE CI FERMA.
Inizio modulo

visitatori