sabato 30 aprile 2011

TERNI RIGETTA I FASCISTI IN DOPPIOPETTO


La RAT, Rete Antifascista Ternana ha organizzato oggi 30/04/11 un presidio antifascista contro il tentativo di revisione storica sugli anni ’70 compiuta dai neofascisti di Forza Nuova sotto la copertura dell’associazioni “Nadir” e la legittimazione dell’ISTESS- Istituto Studi Teologici, il cui presidente è il vescovo Paglia, che ha concesso per l’iniziativa la sala del Cenacolo San Marco di proprietà della stessa diocesi. Un centinaio di antifascisti e molti cittadini hanno partecipato al presidio per denunciare l’operazione di revisionismo compiuto dai fascisti di riscrivere la storia degli anni ’70 attraverso la presentazione di un libro sulla strage di Acca Larentia.

Gravissimo è stato l’atteggiamento della Questura che ha vietato che il presidio antifascista e democratico si tenesse a piazza dell’Olmo o almeno nella vicina piazza san Francesco “considerata la necessità di garantire il corretto svolgimento di entrambe le predette iniziative nel pieno rispetto della legalità e dei diritti costituzionali”. Questa operazione ha equiparato di fatto fascismo ed antifascismo, oltraggiando in questo modo la Costituzione che vieta esplicitamente la ricostituzione del partito fascista e l’apologia della sua ideologia di morte. Il presidio si è tenuto a largo Villa Glori mentre le “forze dell’ordine” hanno militarizzato il centro, creando una sorta di “zona rossa” e impedendo l’accesso a piazza dell’Olmo, identificando molte persone che chiedevano di passare e partecipare all’iniziativa che era pubblica e pubblicizzata su stampa ed internet. Chiediamo al Sindaco e alle forze politiche locali di prendere posizione su una pesante limitazione delle libertà civili di espressione e movimento, aliena dalle tradizioni democratiche, operaie ed antifasciste della nostra città. Da parte della Questura continua la posizione ai limiti del dettato costituzionale che ha visto nell’ultimo anno la sanzione dei soli antifascisti con 11 avvisi orali e 4 denunce per la contestazione pacifica della presenza dei neofascisti di casapound all’aviosuperficie (poi vietata dallo stesso Comune) ed il silenzio sulla bomba carta, di chiara matrice fasciata esplosa davanti alla sede del centro sociale Germinal Cimarelli e della confederazione Cobas.

Da parte dei fascisti di Forza Nuova e casapound (che oggi pomeriggio presentano lo stesso libro ad Orvieto) si tenta attraverso la “martirizzazione” dei morti di Acca Larentia di cancellare le dirette e materiali responsabilità nelle stragi che da piazza Fontana a Brescia a Bologna e sui treni hanno costituito l’ossatura della strategia della tensione con una operazione di “vittimismo” storico. E’ la stessa operazione tentata con le foibe o con la denigrazione contro la brigata partigiana “Gramsci” compiuto dall’avvocato Marcellini sponsorizzato nella sua operazione di ribaltamento della storia sempre dallo stesso ISTESS. Questi fascisti che solo ieri sono stati protagonisti di un accoltellamento a Napoli e la settimana scorsa a Roma si presentano a Terni con la facciata perbenista dell’associazione culturale ma qui da noi non avranno spazi. Terni ribadisce le sue radici operaie ed antifasciste e risponde che no pasaran, né come pseudointellettuali né come picchiatori appoggiati da partiti che, come il PDL, ne garantiscono candidature alle elezioni amministrative.

30 Aprile 2011 RAT-rete antifascista ternana

A voi questa foto e l'augurio di ritornare presto nelle fogne...

Napoli - Casa Pound accoltella tre studenti. Manifestazioni e contestazioni al candidato Lettieri


Contestato Gianni Lettieri, blitz al comitato elettorale, lacrimogeni in Piazza Dante

30 / 4 / 2011

Nelle prime ore del mattina alcuni studenti della facoltà di Lettere dell'Università Federico II di Napoli, aderenti ai collettivi studenteschi, erano impegnati a ripulire la facciata della propria facoltà da scritte fasciste comparse durante la notte. "Antifa vi bruciamo" con un croce celtica questo il tono delle scritte sull'edificio di Via Porta di Massa.
Dopo pochi minuti alcuni attivisti di Casa Pound hanno fatto irruzione nella facoltà di lettere aggredendo i militanti dei collettivi studenteschi. Durante la colluttazione i tra fascisti hanno estratto i coletelli ed hanno ferito in maniera serie tre studenti dei collettivi.
I tre sono stati accompagnati subito in osepdale dove hanno riportato diversi punti di sutura per ferite da arma da taglio alle gambe, alle braccia, mentre uno dei tre ha riportato ferite più serie ad una mano con una lesione dei tendini.
Anche i fascisti si sono fatti refertare in ospedale, dove Enrico Tarantino di Casa Pound Napoli ha dichiarato di aver ricevuto 25 punti di sutura. Poco dopo l'accaduto diversi esponenti politici hanno preso posizione tra questi alcuni hanno indicato in Enrico Tarantino, candidato nella lista civica di centro destra Liberi per Lettieri alla terza municipalità, uno degli autori dell'aggressione squadrista.
In poche ore decine di antifascisti si sono radunati nei pressi della facoltà di Lettere da dove è partito un primo corteo spontaneo.
In piazza Bovio, poco distante dalla facoltà, è stato effttuato un bliz in uno dei comitati elettorali del candidato sindaco del Pdl Gianni Lettieri.
Appare evidente infatti come il Pdl stia fornendo una copertura politica hai fascisti di Casa Pound nella città di Napoli. Tanti padrini politici che garantiscono impunità ai neofascisti protagonisti di numerose aggressioni, non ultima quella di circa 15 giorni fa contro un gruppo di manifestanti no war che ritornavano da un presido alla base militare di Capodichino.
Nelle liste di Gianni Lettieri ci sono i fascisti che accoltellano gli studenti. Accanto a loro i camorristi amici di Nicola Cosentino e gli impresentabili come Marco Nonno e Achille De Simone.
I feriti sono stati poi ascoltati per alcune ore in Questura.
Nella tarda mattinata invece, nei vicoli del centro storico, Gianni Lettieri è stato avvicinato da alcuni manifestanti che provenivano dalle manifestazioni in solidarietà agli accoltellati. A Lettieri è stato chiesto conto della presenza dei neofascisti nelle proprie liste. Balbettante ed imbarazzato l'ex presidente dell'Unione industriali di Napoli è fuggito via protetto dalle forze dell'ordine non prima però di essere stato colpito da uno sputo da parte di alcuni manifestanti.
Nel pomeriggio intorno alle 16:30 si è mosso un nuovo corteo che dalla sede della Questura in Via Medina ha attraversato i vicoli del centro fino a giungere in Piazza Dante. Alcuni manifestanti si sono diretti presso la federazione regionale del Pdl che si trova proprio in Piazza Dante. La polizia ha risposto respingendo i manifestanti e lanciando lacrimogeni.
Ancora una volta gli antifascisti vengono caricati dalla polizia che aggiunge la sua copertura alle azioni dei fascisti sponsorizzati dal Pdl.
Il tempo di stare calmi è finito da un pezzo...
Sugli episodi di oggi è intervenuto anche Luigi De Magistris candidato sindaco di Napoli : "Chi ospita infatti nelle proprie liste elettorali esponenti neofascisti, a cui non è estraneo l'uso della violenza di fatto offre loro copertura politica e morale" ha dichiarato in una nota l'europarlamentare.
Nichi Vendola presente a Napoli per un comizio elettorale ha espresso solidarietà a Gianni Lettieri.

Roma:Altro studente di sinistra pestato da militanti di destra ·

A poche ore di distanza dall'aggressione subita a Talenti da sei studenti, alcuni dei quali militanti di organizzazioni antifasciste, si è consumato stamattina in zona Monte Mario un nuovo episodio di intimidazione con il pestaggio di un altro militante del collettivo Senza Tregua.

Mentre il ragazzo di ventidue anni si trovava all'interno di un bar per fare colazione è stato avvicinato da alcuni giovani che, secondo la denuncia dei centri sociali, sono "riconducibili all'area dell'estrema destra della zona di Roma nord". "Mi hanno trascinato fuori dal bar, dato un colpo alla testa e preso a calci e pugni - racconta il ventiduenne che vuole restare anonimo - Poi mi hanno minacciato dicendo "stai attento a quel che fai", ovviamente riferendosi alla mia attività politica nota in tutto il quartiere".

Increduli passanti e cittadini che hanno assistito alla rissa in pieno giorno e poi hanno soccorso lo studente che ora dice: "Sono a casa e sto bene per fortuna. Ho solo qualche livido". "Proprio ieri - scrivono invece i suoi compagni di Senza Tregua - avevamo dichiarato che la responsabilità politica di quanto sta accadendo in queste settimane a Roma è del sindaco Alemanno e della sua giunta e oggi confermiamo questa nostra posizione. Se Alemanno davvero vuole mostrare solidarietà dovrebbe fare qualcosa di concreto per fermare questa escalation di violenze ed intimidazioni fasciste a in cui sta precipitando la città di Roma, a partire dalla chiusura delle loro sedi che fanno da base per questi gruppi".


venerdì 29 aprile 2011

Quei bravi ragazzi in Camicia Nera…


…Dietro il revisionismo, la solita vecchia merda

A pochi giorni di distanza dal 25 Aprile e il giorno prima della Festa dei Lavoratori continua l’opera di revisionismo che da qualche anno a questa parte viene perpetrata in maniera strisciante da gruppi neofascisti, nascosti sotto la veste di associazioni culturali o di studi storici e con il beneplacito dell’attuale governo.

La riscrittura della Storia nazionale non è infatti un’operazione neutra, ma ha l’obiettivo di escludere dalla memoria collettiva la grande stagione delle rivoluzioni popolari, che in Italia ha avuto nella Resistenza al Nazifascismo la sua massima espressione.

La menzogna delle foibe, la martirizzazione dei picchiatori di Acca Larentia e il disegno di legge costituzionale targato PdL per abolire la norma che vieta «la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista», rispondono al medesimo disegno eversivo, ai danni della sola verità storica che ha gettato le basi della nostra costituzione e della nostra democrazia: quella scritta dal sangue versato dai Partigiani e oggetto di infami attacchi da parte della Destra fascista, come dimostra la deturpazione del monumento a Germinal Cimarelli e, di recente, le ingiurie arrecate alla memoria del partigiano Mario Filipponi a Piediluco.

Oggi come ieri il particolato della Destra, mentre fa finta di riunirsi per studiare la Storia alla ricerca di fantomatiche verità nascoste, ripropone in forma criptata il saluto romano, lustrato del denaro berlusconiano.

La tolleranza di cui godono gli squadristi di ogni risma produce ogni giorno aggressioni xenofobe e vigliacche, come dimostra l’attacco di pochi giorni fa a Roma, che ha visto una quindicina di fascisti capitolini picchiare e ferire con caschi e bastoni tre minorenni, tutt’ora ricoverati al Policlinico Gemelli.

Si riabilitano covi dove s’organizzano aggressioni a sfondo omicida, mentre l’Antifascismo viene represso con avvisi orali, denunce e contestazioni di reato di ogni genere.

Le verità nascoste sono quelle dei movimenti popolari di resistenza all’oppressione padronale, alla violenza dello Stato, all’oscurantismo clericale; sono quelle dell’Antifascismo, atto di nascita della nostra democrazia; sono quelle che non interessano all’ISTESS, assunto dai benpensanti della politica locale a depositario della storia cittadina e di fatto complice della sua deformazione.

Siamo qui per denunciare quanto sta avvenendo in questa città, un passo alla volta, smontando una verità dopo l’altra, riappropriandosi “con una parola gentile ed una pistola” di uno spazio dopo l’altro, i nostalgici del fascismo stanno facendo capolino dalle fogne dove erano stati esiliati.

Chiediamo alla cittadinanza di prendere coscienza di questa minaccia e di reagire a quanti vogliono sottrarci la libertà e la democrazia conquistate dopo il Ventennio di triste memoria.

“La Resistenza e il Movimento Studentesco sono le due uniche esperienze democratico-rivoluzionarie del popolo italiano. Intorno c’è silenzio e deserto: il qualunquismo, la degenerazione statalistica, le orrende tradizioni sabaude, borboniche, papaline.”

Pier Paolo Pasolini


RAT – Rete Antifascista Ternana

giovedì 28 aprile 2011

Presidio Antifascista a Terni


COMUNICATO STAMPA

L a Rete Antifascista Ternana ha organizzato un presidio la mattina del giorno 30/04/2011 a Piazza dell’Olmo per denunciare un’iniziativa dei neofascisti di Forza Nuova, che sotto mentite spoglie e con la scusa della presentazione di un libro presso il cenacolo S. Marco, si accingono per l’ennesima volta a oltraggiare la storia dell’Italia antifascista e repubblicana.

A pochi giorni di distanza dal 25 aprile e il giorno prima della festa dei lavoratori continua l’opera di revisionismo che da qualche anno a questa parte viene perpetrata in maniera strisciante da gruppi neofascisti, nascosti sotto la veste di associazioni culturali o di studi storici e con il beneplacito dell’attuale governo. L’operazione di riscrittura della storia nazionale non è un’operazione neutra, ma ha l’obiettivo di escludere dalla memoria collettiva la grande stagione delle rivoluzioni popolari, che in Italia ha avuto nella resistenza al nazifascismo la sua massima espressione.

Denunciamo inoltre la complicità dell’ISTESS, che offrendo i propri spazi a questa e ad altre iniziative favorisce lo sdoganamento di organizzazioni incompatibili con la democrazia e la costituzione.

Invitiamo la cittadinanza a partecipare numerosa al presidio ribadendo ancora una volta la storia antifascista della città.

"Niente silenzio per Arrigoni" Il centrodestra insorge in aula

Interrotto il vicepresidente che chiede un minuto di raccoglimento per il cooperante ucciso a Gaza
"Atteggiamento indegno", commentano gli eletti della Federazione della Sinistra-Verdi

"In consiglio regionale stamattina ci è stato impedito di commemorare Vittorio Arrigoni", raccontano i consiglieri della Federazione della Sinistra-Verdi Monica Sgherri, Paolo Marini e Mauro Romanelli.

"All'inizio della seduta il presidente dell'assemblea ha reso due comunicazioni: prima la solidarietà ai due carabinieri picchiati nel grossetano, poi ha ricordato
con parole sentite la figura di Vittorio Arrigoni, ucciso nei giorni scorsi a Gaza. Nel momento in cui stava per celebrarsi il minuto di silenzio in memoria di Arrigoni, da noi in precedenza espressamente richiesto, esponenti del centro destra hanno interrotto il Presidente affermando voler uscire dall'aula e che comunque 'può bastare così' impedendo che il minuto di silenzio si tenesse".

"Siamo di fronte - proseguono Sgherri, Marini e Romanelli - ad un atteggiamento assolutamente indegno nonché assai poco rispettoso delle istituzioni. Sarà comunque nostro impegno portare avanti il ricordo di Vittorio e il suo messaggio profondamente umano di pace e giustizia, al di là della meschinità di questa destra, che ha avuto anche il coraggio di fare il conto dei minuti dedicati ai carabinieri e quelli dedicati ad Arrigoni, affermando che questi ultimi erano troppi. Non è questo il livello a cui noi vogliamo abbassarci e che merita questo consiglio regionale".

E così invece che un minuto di silenzio è diventato una caciara il tentativo di commemorazione. Monaci ha ricordato Arrigoni "barbaramente ucciso da un commando di ultraintegralisti là dove svolgeva la sua attività all'insegna della pace. Il consiglio toscano", ha aggiunto, "fa proprio il cordoglio e gli auspici del presidente Napolitano. Ad Arrigoni vanno la nostra riconoscenza e il nostro apprezzamento". Ma l'intervento di Monaci non è piaciuto al Pdl. "Ci uniamo al cordoglio", ha detto il consigliere Marco Taradash, "ma non tutta l'assemblea è d'accordo e si riconosce nel modo con cui lei ha rappresentato la realtà".

Tratto da repubblica.it

mercoledì 27 aprile 2011

Roma: Cinque ragazzi aggrediti da militanti CasaPound ·

Portati al policlinico Gemelli con ferite al volto e alla testa. Sarebbero stati accerchiati a Talenti da un gruppo di circa 15 persone che li avrebbero picchiati con caschi e bastoni
Sono ragazzi tra i 17 e i 19 anni, uno dei quali del collettivo studentesco Senza Tregua, le vittime di un'aggressione avvenuta nella notte davanti al bar "Zio di America" in via Ugo Ojetti. E' quanto denuncia il centro sociale Astra 19.

A quanto riferito tre giovani, portati al policlinico Gemelli con ferite al volto e alla testa, sarebbero stati accerchiati da un gruppo di circa 15 persone che li avrebbero picchiati con caschi e bastoni. Le vittime dell'aggressore - riferiscono dai centri sociali - avrebbero riconosciuto negli aggressori almeno un esponente di CasaPound.

Per raccontare la loro versione dei fatti hanno occupato la sala del consiglio municipale in viale Tirreno interrompendo i lavori dell'assise del Municipo IV. I ragazzi dell'Horus project e del collettivo Senza Tregua, denunciano una "aggressione squadrista". "Cinque studenti, di cui due ragazze, tra i 16 e i 18 anni - raccontano Valerio e Alessandro, a nome dei movimenti - aggrediti a freddo da un gruppo di una quindicina di energumeni, che sono stati riconosciuti come riconducibili all'occupazione di via Val d'Ala, arrivati a bordo di auto e scesi con mazze di legno, spranghe e caschi".

I movimenti puntano il dito su CasaPound e Blocco studentesco, considerati autori del raid, e spiegano, mostrando fotografie e referti medici, che "gli aggressori hanno riconosciuto, nel gruppo di ragazzi che stavano tranquillamente seduti a chiacchierare su un muretto luogo d'incontro dei giovani, un ragazzo del collettivo Senza tregua e, senza dire nulla, hanno iniziato a picchiare".

Nella mischia, sostengono i ragazzi dei centri sociali, "i cinque aggrediti hanno riportato ferite, tre (due maggiorenni e un minorenne) sono finiti in ospedale". Referti alla mano, i collettivi parlano di prognosi dai 3 ai 7 giorni. Gli aggrediti, medicati al Gemelli, stanno valutando, insieme alle famiglie, se sporgere denuncia. Intanto i movimenti sottolineano come, in Municipio IV, "la vita sociale sia inquinata da gruppi neofascisti coccolati dell'amministrazione capitolina" e chiedono "lo sgombero di via Val d'Ala" considerato "covo fascista che nulla ha a che fare con le occupazioni per l'emergenza abitativa". I movimenti annunciano inoltre per il pomeriggio un volantinaggio-presidio nel territorio

Fonte: Repubblica Roma

1° MAGGIO SENZA FRONTIERE


PRANZO MULTIETNICO CON LE COMUNITA' MIGRANTI.

In occasione della festa dei lavoratori, il CSA Germinal Cimarelli, dopo l'esperienza della scuola di Itliano per stranieri, vi propone un incontro ETNICO-CULINARIO.
Gli obiettivi di tale iniziativa, oltre al far vivere al palato un viaggio intorno al mondo, è quello di raccogliere fondi per continuare a finanziare il corso di lingua italiana, gratuito, per stranieri che vogliono ottenere il permesso di soggiorno nel nostro paese.

Con questo evento riusciremo a chiudere il cerchio di obiettivi prefissati all'inizio di questa avventura: da una parte, con il corso di lingua, oltre al raggiungimento per i migranti del permesso di soggiorno, avranno un sostanziale aiuto di integrazione tramite apprendimento delle modalità di comunicazione, con successive aperture a più possibilità di impiego lavorativo; dall'altra, con questo viaggio culinario, ci auspichiamo un primo avvicinamento degli italiani alle culture di tutto il mondo, che non è altro che un primo passo per una integrazione all'interno di un mondo che ormai si presenta senza confini culturali.

I motti della giornata quindi sono due:
Non c'è pace senza dialogo;
I cambiamenti più importanti per l'umanità, prima di tutto vengono dal cibo.

Programma:
ore 13:00 PRANZO MULTIETNICO
ore 15:00 TEATRO PER BAMBINI CON MARIONETTE "La zuppa di sassi"
ore 16:00 CONCERTO DI MUSICA POPOLARE DELL'ALTO LAZIO "Albero di Canto"


Se hai un piatto speciale, una ricetta segreta da voler sfoggiare, o sempicemente ti và di far conoscere la tua cucina...

PORTA DA MANGIARE PER TE E PER GLI ALTRI!!!

Che - L'Argentino [CineforumFuoriDagliSchermi2011]


Torna, anche questa settimana il cineforum Fuori Dagli Schermi 2011 del CSA Germinal Cimarelli.
Per questo e per il prossimo appuntamento, vi proponiamo i film del "Che"di Steven Soderberg.
Per questo Giovedì 28 Aprile 2011 abbiamo "Che - L'Argentino" la storia delle tappe della rivoluzione cubana, dall'incontro tra Fidel e Guevara, fino all'arrivo trionfale all'Havana dopo la vittoria su Batista.

Non mancate, appuntamento come sempre alle ore 21.30

Trama

Il film parla delle tappe della rivoluzione cubana, dal principio, ovvero quando Ernesto Guevara e Fidel Castro si conobbero in Messico ad una cena organizzata da un comune amico. Il fattore scatenante del desiderio rivoluzionario di Fidel Castro fu il colpo di stato organizzato nel 1952 dai vertici delle Forze Armate Cubane ed in primo luogo dal generale Fulgencio Batista: da quell'atto brutale e criminale nasce il progetto dar vita ad una rivoluzione facendo leva sul malcontento del popolo cubano per liberare Cuba dalla dittatura e da un governo corrotto ed assoggettato agli interessi nordamericani sull'isola caraibica. Si ripercorrono tutte le tappe e le battaglie più importanti, a partire dallo sbarco a Cuba dello yacht Granma a Playa de Las Coloradas, che portarono il Che fino a Santa Clara, penultimo passo verso la vittoria rivoluzionaria della guerriglia guidata da Fidel Castro. Memorabile il "Patria o muerte!" pronunciato al termine del discorso del Che al Palazzo di Vetro dell'ONU dopo gli interventi dei delegati di Stati Uniti, Panama, Venezuela e del Nicaragua che avevano fortemente attaccato il Comandante Che Guevara accusandolo di immischiarsi in fatti che non lo riguardavano.




giovedì 21 aprile 2011

Nucleare - Attenti alla trappola


L'annunciata sospensione dei programmi nucleari in Italia, in modo tale da «tener conto» di quanto emergerà a livello europeo nei prossimi mesi, è una brillante mossa populista del governo. Che il clima intorno alla politica nucleare dopo l'incidente giapponese fosse drammaticamente mutato nel nostro paese (e anche a livello internazionale) non era un mistero. È sufficiente considerare i recenti rumorosi successi elettorali dei Verdi tedeschi per averne sentore. Berlusconi, in crisi, deve presentarsi con qualcosa alle ormai imminenti elezioni. Mostrare un volto responsabile sulla politica energetica può in parte compensare le intemperanze sulla magistratura e sulla scuola pubblica.
Ma gli effetti della mossa rischiano di non fermarsi qui. Già la moratoria di un anno aveva cercato di sdrammatizzare la questione nucleare nel tentativo di mandare gli elettori al mare nei giorni del referendum, il 12 e 13 giugno. Oggi il rinvio a tempo indeterminato della ripresa del programma nucleare italiano prosegue in quella direzione, e c'è chi dichiara che questa mossa rende inutile il referendum, che quindi non potrebbe più essere celebrato insieme a quelli sull'acqua e sul legittimo impedimento.
Naturalmente questa decisione non spetta al governo né ai suoi tifosi parlamentari, perché nel nostro ordinamento costituzionale l'organo deputato alla decisione è l'Ufficio centrale per il referendum della Corte di Cassazione. Si tenga conto che ogni referendum è portatore di un effetto giuridico rafforzato, perché l'effetto abrogativo di un suo eventuale successo deve durare almeno cinque anni. Ben difficilmente quindi un provvedimento come questo, diverso dall'espressa e specifica abrogazione delle (molte) norme che saranno oggetto del giudizio del corpo elettorale, può essere sufficiente a persuadere i magistrati a revocarne l'indizione.
Questa decisione, che da un lato può essere salutata come una prima battaglia vinta dal fronte antinuclearista, d'altro canto può essere molto pericolosa per l'esito finale della guerra di liberazione dei beni comuni. Il referendum nucleare infatti verrà tacciato di inutilità e gli elettori potrebbero essere indotti a disertare le urne, rischiando di travolgere così il raggiungimento del quorum per l'acqua e per il legittimo impedimento (che credo stia molto a cuore al premier).
La strategia del silenzio, utilizzata fin qui in modo spietato in materia di acqua nonostante il milione e mezzo di firme raccolte, è più difficile per il nucleare dopo Fukushima. La catastrofe nucleare giapponese, giorno dopo giorno, dimostra come la presunta "sicurezza" del nucleare civile non sia che l'ennesimo delirio di onnipotenza dell'uomo moderno. In tutto il mondo sembrano perciò maturi i tempi per invertire definitivamente la rotta e il popolo italiano difficilmente potrà essere tenuto del tutto all'oscuro dell'opportunità di votare. Inoltre il governo trova politicamente conveniente polemizzare con i francesi che stanno sfilando ai nostri interessi di bottega il potenziale bottino energetico in Libia, sicché ora Tremonti maramaldeggia sul presunto «debito nucleare» francese, tentando di nascondere che proprio con i francesi di Edf la nostra Enel si stava apprestando a fare affari.
L'Ufficio centrale della Cassazione potrebbe far saltare il referendum e se anche ciò non avvenisse (cosa che auspichiamo) avrà comunque prodotto un alleggerimento della pressione, cosa molto pericolosa per chi deve affrontare lo scoglio ciclopico del quorum. Spetta al popolo vigilare per difendere la propria sovranità.

di Ugo Mattei

lunedì 18 aprile 2011

Miral [Cineforum- FuoriDagliSchermi2011]


Giovedi 21 Aprile presso il CSA Germinal Cimarelli, per il Cineforum Fuori Dagli Schermi 2011, verrà proiettato il film Miral.

Dopo quanto accaduto a Vittorio Arrigoni, il tema Palestina è sempre/purtroppo più attuale che mai.
Vi invitiamo tutti a quella che è la seconda ed ultima proiezione con il tema Medio-Oriente, ma vi promettiamo al tempo stesso, che questo tema verrà approfondito molto di più nelle settimane che verranno.

Trama del film Miral:
Tratto dal romanzo 'La strada dei fiori di Miral', della giornalista e scrittrice palestinese naturalizzata italiana Rula Jebreal, Miral racconta la storia di tre generazioni di donne le cui vite si intrecciano nell'umana ricerca della giustizia, della speranza e della riconciliazione in un mondo offuscato dall'ostilità, dall'odio e dalla guerra.


Il CSA G.Cimarelli sulla sentenza di Torino


In Italia si combatte una guerra invisibile, una guerra, la cui dichiarazione non è mai stata presentata a nessuna ambasciata di nessuno Stato sovrano. Una guerra che di certo non ha mai avuto l’autorizzazione a procedere delle Nazioni Unite, ma che tuttavia, ci coinvolge tutti, senza nessuna eccezione, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, MORTO DOPO MORTO.

Questa guerra procura 2 milioni di morti l’anno in tutto il mondo, di cui 12 mila bambini.

Il numero di morti in Italia al 2007 è di 1260. Questa guerra nel nostro paese, nel decennio 1996-2005, ha fatto registrare il più alto numero di morti di tutta l’Unione Europea.

In media ogni anno, questa guerra, in Italia porta 30.000 feriti con danni permanenti (mutilazioni, malattie non guaribili ecc..). mentre i feriti con danni non permanenti ogni anno sono 600.000.

Questa Guerra si chiama LAVORO.

Queste 1300 persone ogni anno muoiono per uno schifo di salario da fame, e non per portare “democrazia” nel mondo, ma per poter sfamare i propri figli.

Non hanno mai ricevuto i funerali di Stato, tutti gli anni ci ripetiamo la bellissima, anche se ormai retorica promessa del “mai più”…. Eppure, neanche un minuto di silenzio per loro, neanche un solo secondo di silenzio proclamato per chi lotta per una vita dignitosa.

A Torino, ricordiamo a tutti, quei 7 operai, sono morti tra urla strazianti mentre BRUCIAVANO VIVI, sotto gli occhi impotenti dei colleghi che non potevano far altro che guardarli bruciare, perché gli estintori che avevano in mano, erano tutti completamente VUOTI.

Per chi ha creato un dramma del genere, 16 anni di reclusione con l’accusa di omicidio volontario, SONO ANCHE POCHI per quanto ci riguarda, sebbene non siano i tribunali i luoghi in cui crediamo si faccia giustizia bensì è GIUSTIZIA quanto i lavoratori conquistano con le proprie lotte.

Per tutti quelli che, invece, paventano, che questa sia una condanna troppo dura, o che potrebbe pregiudicare il rapporto che la Thyssen ha sul nostro territorio, rispondiamo: SIETE RIDICOLI! (alti rappresentanti istituzionali in primis)

Senza mezzi termini, siete ridicoli, ancora ci volete far credere che, una multinazionale dell’Acciaio come la Tk-Ast, il cui marchio si trova sull’acciaio di tutti gli aeroporti Europei (e non solo), su tutte le reti metropolitane delle maggiori Città Occidentali e non solo, possa decidere di lasciare il nostro territorio perché le cifre di risarcimento decretate dalla sentenza di Torino siano troppo alte?!

Il fenomeno si chiama Deterritorializzazione, e non è per colpa di questa sentenza, ma è un fenomeno proprio della Globalizzazione e del Capitalismo sfrenato, che cerca sempre maggiori profitti in paesi dove i diritti non esistono e dove è più facile sfruttare territorio e popolazione per il bene di pochi azionisti.

Se questi signori politici ritengono più importante la preoccupazione per i danni in sede civile che la tk dovrà pagare, rispetto alla totale assenza di sicurezza sul lavoro di cui questi criminali sono colpevoli e la classe operaia vittima, ebbene, allora, è il caso che questi signori si dimettano dalle loro cariche elettive e facciano domanda di assunzione ai vertici delle multinazionali; quella è la porta, arrivederci e "grazie"

La sentenza di Torino è sicuramente importante per l'impatto politico che sta avendo e questo aiuta tutti coloro che lottano contro lo stillicidio dele morti da lavoro a continuare; ma è probabile che nei successivi gradi di giudizio tutto questo molto verrà stravolto se non, come è già accaduto, ribaltato completamente.

PAGHERETE CARO, tutta l’arroganza del vostro denaro; PAGHERETE TUTTO, non abbiamo niente da perdere se non miseria e lutto.

CSA Germinal Cimarelli Terni



CasaPound, agguato al Flaminio, spunta la pista della faida interna


L´inchiesta della procura sul numero due del movimento di destra Acquisiti i filmati, trovato un proiettile. Sono bastate 24 ore perché il sindaco cambiasse atteggiamento sull'accaduto. Alemanno, ha detto: "Dobbiamo aspettare il lavoro degli inquirenti perché troppo spesso in città si sono fatti polveroni".

di EMILIO ORLANDO E MARIA ELENA VINCENZI


Agguato al consigliere municipale del XX Municipio, si scava negli ambienti dell'estrema destra. A filmati e testimonianze acquisite, mentre si cerca di dare un nome e un movente a chi giovedì pomeriggio ha sparato alle gambe del vicepresidente di CasaPound, Andrea Antonini, la pista che appare più plausibile è quella che porta a una faida interna. Questa l'ipotesi a cui si sta lavorando e che si è consolidata in poche ore.

Ma le indagini vanno avanti freneticamente e non tralasciano nulla. Ieri gli agenti della Digos hanno fatto un sopralluogo in via Flaminia insieme alla vittima che, però, non sembra intenzionata a collaborare con gli inquirenti (altro dettaglio che pare avvalorare la tesi della lotta che da qualche anno spacca in due l'estrema destra romana). La dinamica è ancora da chiarire, ma la scientifica ha trovato un proiettile deformato e di piccolo calibro sul bauletto dello scooter di Antonini. Forse un colpo sparato a "vuoto" dai sicari che ora verrà esaminato. Il motorino era parcheggiato vicino al XX Municipio perché, stando alla ricostruzione del politico, dopo essere stato colpito, è entrato nell'edificio per chiamare i soccorsi. Versione ancora da confermare mentre si sentono i testimoni, si guardano i filmati delle telecamere a circuito chiuso che sorvegliano i dintorni della Flaminia davanti al centro Euclide dove è avvenuto l'agguato. Sequenze che immortalano le strade vicine, magari percorse dagli aggressori. Nel frattempo si indaga a tutto campo sulla vita privata e lavorativa della vittima: dalla sua attività politica all'agenzia Astral. Nei prossimi giorni i risultati degli accertamenti verranno consegnati al procuratore aggiunto Pietro Saviotti e al sostituto Luca Tescaroli che, sulla vicenda, hanno aperto un fascicolo per lesioni aggravate. Dall'allarme contro il clima da anni di piombo a una posizione attendista per scongiurare polveroni. Sono bastate 24 ore perché il sindaco cambiasse atteggiamento sull'accaduto. Ieri, Alemanno, ha detto: "Dobbiamo aspettare il lavoro degli inquirenti perché troppo spesso in città si sono fatti polveroni". Il riferimento è chiaro, ma per non lasciare adito a dubbi, il sindaco esplicita: "Aspettiamo i fatti e il vero movente perché succede troppe volte che si travisino le cose come è successo per il finto stupro di piazza di Spagna". (16 aprile 2011



http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/04/16/news/casapound_agguato_al_flaminio_spunta_la_pista_della_faida_interna-15002834/

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