lunedì 18 aprile 2011

Il CSA G.Cimarelli sulla sentenza di Torino


In Italia si combatte una guerra invisibile, una guerra, la cui dichiarazione non è mai stata presentata a nessuna ambasciata di nessuno Stato sovrano. Una guerra che di certo non ha mai avuto l’autorizzazione a procedere delle Nazioni Unite, ma che tuttavia, ci coinvolge tutti, senza nessuna eccezione, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, MORTO DOPO MORTO.

Questa guerra procura 2 milioni di morti l’anno in tutto il mondo, di cui 12 mila bambini.

Il numero di morti in Italia al 2007 è di 1260. Questa guerra nel nostro paese, nel decennio 1996-2005, ha fatto registrare il più alto numero di morti di tutta l’Unione Europea.

In media ogni anno, questa guerra, in Italia porta 30.000 feriti con danni permanenti (mutilazioni, malattie non guaribili ecc..). mentre i feriti con danni non permanenti ogni anno sono 600.000.

Questa Guerra si chiama LAVORO.

Queste 1300 persone ogni anno muoiono per uno schifo di salario da fame, e non per portare “democrazia” nel mondo, ma per poter sfamare i propri figli.

Non hanno mai ricevuto i funerali di Stato, tutti gli anni ci ripetiamo la bellissima, anche se ormai retorica promessa del “mai più”…. Eppure, neanche un minuto di silenzio per loro, neanche un solo secondo di silenzio proclamato per chi lotta per una vita dignitosa.

A Torino, ricordiamo a tutti, quei 7 operai, sono morti tra urla strazianti mentre BRUCIAVANO VIVI, sotto gli occhi impotenti dei colleghi che non potevano far altro che guardarli bruciare, perché gli estintori che avevano in mano, erano tutti completamente VUOTI.

Per chi ha creato un dramma del genere, 16 anni di reclusione con l’accusa di omicidio volontario, SONO ANCHE POCHI per quanto ci riguarda, sebbene non siano i tribunali i luoghi in cui crediamo si faccia giustizia bensì è GIUSTIZIA quanto i lavoratori conquistano con le proprie lotte.

Per tutti quelli che, invece, paventano, che questa sia una condanna troppo dura, o che potrebbe pregiudicare il rapporto che la Thyssen ha sul nostro territorio, rispondiamo: SIETE RIDICOLI! (alti rappresentanti istituzionali in primis)

Senza mezzi termini, siete ridicoli, ancora ci volete far credere che, una multinazionale dell’Acciaio come la Tk-Ast, il cui marchio si trova sull’acciaio di tutti gli aeroporti Europei (e non solo), su tutte le reti metropolitane delle maggiori Città Occidentali e non solo, possa decidere di lasciare il nostro territorio perché le cifre di risarcimento decretate dalla sentenza di Torino siano troppo alte?!

Il fenomeno si chiama Deterritorializzazione, e non è per colpa di questa sentenza, ma è un fenomeno proprio della Globalizzazione e del Capitalismo sfrenato, che cerca sempre maggiori profitti in paesi dove i diritti non esistono e dove è più facile sfruttare territorio e popolazione per il bene di pochi azionisti.

Se questi signori politici ritengono più importante la preoccupazione per i danni in sede civile che la tk dovrà pagare, rispetto alla totale assenza di sicurezza sul lavoro di cui questi criminali sono colpevoli e la classe operaia vittima, ebbene, allora, è il caso che questi signori si dimettano dalle loro cariche elettive e facciano domanda di assunzione ai vertici delle multinazionali; quella è la porta, arrivederci e "grazie"

La sentenza di Torino è sicuramente importante per l'impatto politico che sta avendo e questo aiuta tutti coloro che lottano contro lo stillicidio dele morti da lavoro a continuare; ma è probabile che nei successivi gradi di giudizio tutto questo molto verrà stravolto se non, come è già accaduto, ribaltato completamente.

PAGHERETE CARO, tutta l’arroganza del vostro denaro; PAGHERETE TUTTO, non abbiamo niente da perdere se non miseria e lutto.

CSA Germinal Cimarelli Terni



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