…Dietro il revisionismo, la solita vecchia merda
A pochi giorni di distanza dal 25 Aprile e il giorno prima della Festa dei Lavoratori continua l’opera di revisionismo che da qualche anno a questa parte viene perpetrata in maniera strisciante da gruppi neofascisti, nascosti sotto la veste di associazioni culturali o di studi storici e con il beneplacito dell’attuale governo.
La riscrittura della Storia nazionale non è infatti un’operazione neutra, ma ha l’obiettivo di escludere dalla memoria collettiva la grande stagione delle rivoluzioni popolari, che in Italia ha avuto nella Resistenza al Nazifascismo la sua massima espressione.
La menzogna delle foibe, la martirizzazione dei picchiatori di Acca Larentia e il disegno di legge costituzionale targato PdL per abolire la norma che vieta «la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista», rispondono al medesimo disegno eversivo, ai danni della sola verità storica che ha gettato le basi della nostra costituzione e della nostra democrazia: quella scritta dal sangue versato dai Partigiani e oggetto di infami attacchi da parte della Destra fascista, come dimostra la deturpazione del monumento a Germinal Cimarelli e, di recente, le ingiurie arrecate alla memoria del partigiano Mario Filipponi a Piediluco.
Oggi come ieri il particolato della Destra, mentre fa finta di riunirsi per studiare la Storia alla ricerca di fantomatiche verità nascoste, ripropone in forma criptata il saluto romano, lustrato del denaro berlusconiano.
La tolleranza di cui godono gli squadristi di ogni risma produce ogni giorno aggressioni xenofobe e vigliacche, come dimostra l’attacco di pochi giorni fa a Roma, che ha visto una quindicina di fascisti capitolini picchiare e ferire con caschi e bastoni tre minorenni, tutt’ora ricoverati al Policlinico Gemelli.
Si riabilitano covi dove s’organizzano aggressioni a sfondo omicida, mentre l’Antifascismo viene represso con avvisi orali, denunce e contestazioni di reato di ogni genere.
Le verità nascoste sono quelle dei movimenti popolari di resistenza all’oppressione padronale, alla violenza dello Stato, all’oscurantismo clericale; sono quelle dell’Antifascismo, atto di nascita della nostra democrazia; sono quelle che non interessano all’ISTESS, assunto dai benpensanti della politica locale a depositario della storia cittadina e di fatto complice della sua deformazione.
Siamo qui per denunciare quanto sta avvenendo in questa città, un passo alla volta, smontando una verità dopo l’altra, riappropriandosi “con una parola gentile ed una pistola” di uno spazio dopo l’altro, i nostalgici del fascismo stanno facendo capolino dalle fogne dove erano stati esiliati.
Chiediamo alla cittadinanza di prendere coscienza di questa minaccia e di reagire a quanti vogliono sottrarci la libertà e la democrazia conquistate dopo il Ventennio di triste memoria.
“La Resistenza e il Movimento Studentesco sono le due uniche esperienze democratico-rivoluzionarie del popolo italiano. Intorno c’è silenzio e deserto: il qualunquismo, la degenerazione statalistica, le orrende tradizioni sabaude, borboniche, papaline.”
Pier Paolo Pasolini
RAT – Rete Antifascista Ternana
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