giovedì 30 settembre 2010

Una Notte Bianca Per dimenticare Un'Estate Nera


23/04/2010 – Il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo firma un’ordinanza promossa dagli assessori Guerra, Fabbri e Bencivenga.

Il testo prevede una serie di restrizioni riguardo le attività di intrattenimento e musicali nel territorio comunale, ovvero, in soldoni, a mezzanotte coprifuoco sonoro.

Seguirà un’altra ordinanza contro l’uso di bevande alcoliche dopo le ore 22.00 per le strade cittadine.

Negli stessi giorni il CSA Germinal Cimarelli ed il Centro giovanile di Palmetta, ultimavano i preparativi per la stagione estiva di concerti gratuiti, unico periodo utile, per realtà che vivono di autofinanziamento e volontariato, di organizzare eventi per i giovani del territorio.

Ricordiamo che stiamo parlando di spazi restituiti alla città che erano in fase di abbandono e nel più totale degrado.

12/06/2010 – Nel centro di Palmetta si svolgeva una serata di “Nutrimenti”, evento patrocinato dal comune di Terni, dalla Regione Umbria e dal Ministero della Gioventù. Nel C.S.A. Cimarelli, invece, si ricordava la liberazione della città dall’occupazione Nazi-Fascista.

Nella notte, la Polizia Municipale si presentava, in borghese negli spazi, con l’obbiettivo di sanzionare, con provvedimenti amministrativi superiori a 5 mila euro, le uniche due realtà che nella città offrono cultura ed aggregazione fuori da logiche commerciali.

Nei giorni seguenti, alle multe, si sommano notifiche ed atti restrittivi che vietano nei fatti la somministrazione di cibi e bevande e la realizzazione di qualsiasi attività credendo che l’inquinamento acustico sia il vero problema di questa città, dimenticandosi che il vero inquinamento è quello dell’acqua dell’aria e del suolo.

L’immediata risposta dei due Centri arriva con la presentazione di oltre un migliaio di firme di giovani che chiedono il ritiro delle ordinanze, puntualmente ignorate dal Sindaco e soci.

Quella che abbiamo appena descritto è l’ESTATE NERA dei giovani, delle associazioni e degli spazi di aggregazione di questa città, che si avvicina sempre di più all’essere una città dormitorio del tipo produci, consuma e crepa.

02/10/2010 – Per porre rimedio all’oscurità estiva, come se nulla fosse, tutti in piazza per la Notte Bianca che a dire dell’assessore Fabbri (promotrice dell’ordinanza) dovrebbe essere: “ la forte integrazione nel tessuto urbano di tre linee: della cultura, dell’architettura, e del commercio. Vogliamo offrire una festa per la città ed con la città, che incoraggi anche chi vive nei territori limitrofi a venire in centro”, scordandosi che chi vive in città si è rifugiato per tre mesi nei comuni limitrofi, ma soprattutto che la cultura non è robetta da una sola notte.

La dichiarazione dell’assessore Fabbri è esaustiva di per se, per capire la linea politica di un’amministrazione comunale incapace di comprendere le esigenze di aggregazione di una comunità.

Non è possibile cancellare con un colpo di spugna gli ostacoli che hanno posto a chi aggrega e fa cultura senza toccare le casse comunali.

Non è una notte bianca che garantisce l’interesse del comune per le politiche giovanili e sociali. La notte bianca non è altro che un modo per dimostrare, a chi ci casca, che l’amministrazione ha realizzato qualcosa per i giovani, puntando sull’integrazione e la cultura, la notte bianca in realtà mira a tener buoni gli animi di chi ha voglia di socializzare e divertirsi, ad abbassare lo scontro politico che si è venuto a creare nel periodo estivo e a cercare consensi per la prossima tornata elettorale, come dimostra la presenza, questa mattina, delle associazioni di Conf. Esercenti e Commercianti alla conferenza stampa che ha presentato l’iniziativa, come per dargli un premio di consolazione dopo che questa estate hanno manifestato ad alta voce il dissenso a queste ordinanze, chiaramente per motivi economici.

Questo e solo questo è l’obiettivo di questa serata.

A confermare il tutto, l’organizzazione di un evento che permette ai locali commerciali di avere la possibilità di rifarsi dei mancati introiti estivi, con deroghe per tavoli e musica fino alle ore 3.00.

Chi ha vissuto in prima persona l’estate nera di Terni non potrà dimenticare l’incapacità politica di un gruppo di dilettanti

A Terni c’è chi crede che una città è viva quando c’è una presenza costante nel tessuto sociale da parte delle istituzioni e quando chi la abita la riempie di contenuti e strumenti per la socializzazione, l’informazione e la cultura senza il bisogno di sponsor privati.

Alla luce di quanto appena detto chiediamo:

una notte bianca può far dimenticare un’estate nera?

CSA Germinal Cimarelli

Centro Giovanile di Palmetta

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sacrosanto.

Non si suona, non si beve, non si esce, però c'abbiamo la notte bianca! Stamo avanti, noi!

visitatori