venerdì 26 febbraio 2010

FUORI CASAPOUND DA TERNI

Si scrive “Gruppo istinto rapace” ma si legge CPI, CasaPound Italia, “i fascisti del terzo millennio” per loro stessa definizione. E’ infatti attraverso una fantomatica associazione di paracadutisti, con cui molto “rapacemente” intendono accaparrarsi lo spazio PUBBLICO dell’aviosuperficie “A. Leonardi”, che anche Terni entra a far parte degli obiettivi strategici del movimento dell’estrema destra romana. Ufficialmente il 28 febbraio prende avvio la collaborazione tra CPI e “The zoo”, la scuola di paracadutismo di Riccardo Paganelli con sede a Terni, con l’obiettivo - si spiega in una nota - di rendere accessibile a tutti uno sport normalmente molto costoso” con una sorta di “prestito d’onore” – l’onore non poteva certo mancare – che permetterà di dilazionare il costo del corso, di circa 1300 euro, in rate mensili da 100 euro, di cui CasaPound si fa garante. Applausi!...“praticamente una rivoluzione” annuncia il rapace Fabrizio Croce, responsabile sport di CasaPound Italia, che oltre al vigore del corpo e all’onore (!) dell’animo si riferisce in realtà a ben altri benefici: politici, in una città storicamente antifascista.
Quella che vuol esser fatta passare come un’iniziativa sportiva è infatti, a tutti gli effetti, un’operazione politica perfettamente conforme alla strategia dell’ala fascio-movimentista nata a Roma nel 2003. L’azione nel sociale diventa il modo per allontanare la tetra ombra neofascista attraverso la costituzione di associazioni, cooperative e comitati che permettono di guadagnarsi le “coperture” con cui penetrare in alcuni quartieri delle città e farsi assegnare gratuitamente degli spazi in cui formalmente si erogano servizi alla cittadinanza. Sotto forma di associazione – e con la partecipazione ai vari bandi sociali e culturali di Comuni, Province, Regioni e Comunità Europea – per CPI è possibile infiltrare amministrazioni, dialogare più facilmente con i media e porsi come soggetti molto più “disinteressati” e “passionali”, lontani da una “politica delle poltrone”. Più facile allora sia recuperare consensi fra i giovani nauseati dalla politica istituzionale, sia sdoganarsi nei “piani alti” della politica e diventare interlocutori legittimi, come dimostra anche il caso ternano in cui viene messa a disposizione una “struttura pubblica” - come scritto nella Convenzione per la gestione dell’Aviosuperficie di Terni stipulata il 02-05-2007 tra il Comune di Terni e l’A.T.C. Spa - senza che quest’ultima, quale Ente affidatario, abbia risposto delle responsabilità in merito.
E’ evidente che il silenzio delle istituzioni è molto più eloquente di tante parole perché apre uno spazio di agibilità politica a questi soggetti, che di giorno giocano a fare i moderati e i democratici e di notte praticano il loro sport preferito: pestaggi a militanti, migranti e omosessuali, intimidazioni, irruzioni, spedizioni punitive con un armamentario di lame e bastoni (altro che paracadute!), nonché iniziative di propaganda contro i disabili, contro la società multirazziale e brindisi alla Shoah. D’altronde a forza di cantare “nel dubbio mena” (memorabile pezzo di Gianluca Iannone, che è anche dirigente nazionale di CPI) e di “esaltare il gesto violento, gratuito e sconsiderato”, come si legge nel loro manifesto del Turbodinamismo - tra l’altro copiato da cima a fondo dal manifesto del Futurismo - è evidente che l’elemento aggregante, per chi non dispone di altri mezzi, non può che essere la violenza. Lo stesso Iannone si è reso partecipe di diverse risse e pestaggi: è stato condannato a 10 mesi di prigione per aver picchiato nel dicembre 2001 dei ragazzi di sinistra in un locale di Sulmona e ad altri 4 anni per il pestaggio di un carabiniere a Predappio nel 2004, dove si trovava per onorare la morte del Duce. Nel 2006 si è presentato alle elezioni con Fiamma Tricolore, nel 2008 con La Destra di Storace; nel frattempo ha continuato a rilasciare dichiarazioni dove chiedeva la scarcerazione dei fascisti autori della Strage della stazione di Bologna nel 1980. Un bel personaggino, non c'è che dire.
Alle istituzioni ed al presidente dell’ATC che, tacitamente e bonariamente, pensano di offrire spazi a chi, come si legge sul sito www.casapound.org, "si propone di sviluppare in maniera organica un progetto ed una struttura politica nuova, che proietti nel futuro il patrimonio ideale ed umano che il Fascismo italiano ha costruito con immenso sacrificio", chiediamo di prendere una posizione chiara al riguardo e di assumersi la responsabilità della concessione di spazi PUBBLICI a tali soggetti, ricordando non solo gli attacchi squadristici che a sei anni dall’insediamento di Casa Pound Roma si sono susseguiti senza sosta (per chi ha breve memoria, bastano le immagini degli scontri di Piazza Navona del 29 ottobre 2008 – vedi foto) ma anche la XII disposizione transitoria finale di una sempre più vilipesa Carta Costituzionale in cui si afferma che: «È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista».


29 ottobre 2008 – Piazza Navona: i “bravi ragazzi” di CasaPound aggrediscono,
bastoni tricolori alla mano, gli studenti che manifestano contro la riforma Gelmini.

Alle istituzioni ed al presidente dell’ATC, noi Antifasciste/i ternane/i, vogliamo chiarire che non siamo disposte/i a tollerare iniziative della suddetta feccia neofascista nella nostra città!

La Rete Antifascista Ternana risponde a questa indecente operazione politica autoconvocando per domenica 28 un presidio di contestazione, preceduto da una CONFERENZA STAMPA sabato 27 ore 11 presso la Siviera in via Carrara 2


DOMENICA 28 FEBBRAIO PRESIDIO ANTIFASCISTA -FUORI CASAPOUND DA TERNI- Appuntamento ore 11 all’aviosuperficie di Maratta




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