lunedì 1 marzo 2010

Quei bravi ragazzi in camicia nera

Modena: compagno ferito dai fascisti, presidi vs CasaPound - Senza Soste

Lunedì 01 Marzo 2010 00:38 -
[Aggiornamento] In una giornata di importanti iniziative i fascisti del terzo millennio attuano una gravissima provocazione: un ragazzo viene ferito con un coltello da un responsabile di CasaPound Modena. Segue il comunicato dello Spazio Guernica.
Una città ferita
Cedere alla provocazione. La provocazione è quella costruita dalla destra e dalla gente della formazione neofascista che ieri si è presentata a Modena, che ha prodotto il primo frutto della loro logica: un ragazzo ferito da un coltello dal responsabile di CasaPound Modena.
L’esasperazione che può produrre il dichiarare con arroganza il proprio fascismo attraverso i mass media, con quello che suscita tale parola nella nostra città: la memoria delle torture in accademia, i cartelli sui negozi di chi veniva additato come ebreo, le fucilazioni, le deportazioni,
la guerra, i fratelli morti vicino a noi nelle terre occupate, il razzismo nei confronti dei neri delle colonie promosso ancora primo di quello antiebraico, la chiusura delle organizzazioni operaie, l’olio di ricino… non è semplice da descrivere a parole. Tuttavia quando si cede alla provocazione e ci si trova in un contesto sbagliato, si lancia un segnale che può risultare controproducente: ritrovare la mano di un compagno antifascista tagliata e ferita è ciò che non deve succedere mai più.
Il loro brodo di coltura. Perché significa che si afferma l’humus sul quale prosperano i fascisti: lame, bastoni e spranghe. Muore la politica e si afferma l’irrazionalità. I fascisti sostanzialmente in questo modo riescono a distruggere non tanto la costituzione formale, questo lo fanno ogni giorno con gli amici in parlamento, quelli che li tengono a battesimo anche a Modena, ma quella costituzione materiale della modalità del confronto politico che finora ha caratterizzato la città: è una reintroduzione formale del ventennio.
Chiudere la ferita al più presto.
Chiudere lo spazio politico di questi soggetti resta l’obiettivo di ogni antifascista: la presenza viva di ogni antifascista nei luoghi di contraddizione sociale e politica attraverso la costruzione di reti di solidarietà, il migliore antidoto. Dall’altra parte l’impedire che queste figure politiche abbiano spazio e agibilità nelle piazze e nelle strade resta un imperativo categorico e irrinunciabile.
Se vogliono rinchiudersi come topi negli alberghi nascondendo vigliaccamente chi sono, nel mentre dichiarano ai gestori di essere del Pdl o forse proprio sponsorizzati dai loro padrini politici ai fini di ottenere anche una sala ci possono riuscire: ciò che non deve assolutamente succedere è che si riservi una sola piazza o una sola strada a chi reintroduce la logica del coltello in questa città.

tratto da www.infoaut.org


28 febbraio 2010 __________
Il report della giornata antifascista di ieri a Modena
Dopo settimane di mobilitazione che ha visto un assemblea pubblica partecipata da tutte le continenti antifasciste della città di Modena, al laboratorio S.CO.S.S.A, una serie di iniziative svolte all'interno della città di Modena, lo spazio antagonista Guernica, è riuscito a impedire che l'iniziativa di casapound sul mutuo sociale si svolgesse all' interno di una sala pubblica nel centro della città di Modena, medaglia d'oro alla resistenza.
L' iniziativa di Casapound comunque si è tenuta, ma fuori dalla città, all' interno di una sala d'albergo blindata dalla polizia e con la presenza di un unità di artificieri.
La giornata ha visto numerosi presidi sparsi nelle varie piazze di Modena e cortei spontanei che hanno presidiato le varie vie dei quartieri che i compagni vivono tutti i giorni, il tutto contornato da un forte spiegamento di polizia e carabinieri che hanno reso la città, una città blindata militarmente.
Proprio da via Carteria, la via, il quartiere che ospita da tre anni il laboratorio S.CO.S.S.A., una
cinquantina di antifascisti, arrivati al fianco dei compagni del Guernica, sono partiti in corteo verso la piazza dove si sarebbe dovuto tenere l'iniziativa dei neofascisti, defascistizzando il quartiere e la piazza, ponendo uno striscione che citava "VIA I FASCISTI DA MODENA" , parlando alla gente del quartiere spiegando i motivi del gesto e dell' iniziativa.
Da qui si è poi ripartiti percorrendo le varie vie del quartiere, la via Emilia,con cori contro i fascisti e numerosi interventi per spiegare alla gente i motivi della mobilitazione, facendo tappa nei vari presidi che le altre realtà antifasciste modenesi hanno messo in piedi nelle varie piazze della città.
La giornata si è poi conclusa al laboratorio S.CO.S.S.A. con un aperitivo antifascista dove oltre a musica e bevande sono stati distribuiti opuscoli e volanti informativi sulla giornata e sulla nostra mobilitazione contro casapound e il mutuo sociale.

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