venerdì 15 ottobre 2010

FORUM REGIONALE UMBRO DELLE REALTA’ AUTORGANIZZATE, ANTAGONISTE ED ANTIFASCISTE


2004 arrestati cinque compagni accusati di terrorismo internazionale; 2007 14 Ottobre, Aldo Bianzino viene ammazzato nel carcere di Capanne; 23 ottobre vengono arrestati 5 giovani a Spoleto all’interno della delirante operazione “Brushwood” in seguito altri 47 vengono indagati per l’art. 270 bis; 2009 il 3 luglio inizia l’operazione “Shadow” con decine di perquisizioni per associazione sovversiva e due arresti per attentato alla sicurezza dei trasporti pubblici; 2010: aprile arrestati due compagne ed un compagno a Perugia, "per aver opposto resistenza ai Pubblici Ufficiali" che li volevano identificare; maggio la Questura di Terni emana 11 avvisi orali e 5 divieti per la contestazione della Lega e dei fascisti di casaPound, decine gli indagati; luglio ucciso con tre colpi di pistola dai carabinieri di Terni in circostanze sospette Livio Tassini durante un presunto controllo. In questi ultimi anni quanto accaduto in Umbria è davvero grave se letto alla luce del quadro nazionale, quasi "inevitabile" se letto alla luce invece del quadro regionale.

E’ necessario avviare una seria discussione per evitare di trovarsi a vivere situazioni ben peggiori di questa; non necessariamente carcerarie o giudiziarie ma soprattutto di parziale inagibilità politica all'atto pratico di costruire percorsi di lotta reali sul terreno della difesa dell'ambiente, sul terreno del lavoro precario e non, sulla possibilità di libera produzione culturale, oppure per contrastare i poteri forti come quelli collegati al conflitto capitale-lavoro, alla speculazione edilizia o al ciclo dei rifiuti-discariche-inceneritori.

Pestaggi e morte di compagni incarcerati, arresti attraverso la costruzione di teoremi accusatori che imputano deliranti scenari di “terrorismo internazionali”, uso indiscriminato d’arma da fuoco in strada, intimidazioni poliziesche, avvisi orali, denuncie per stampa clandestina, delibere antirumore-antialcol-antibivacco, multe salatissime, hanno tutte una stessa direzione, sebbene colpiscano settori della società tra loro anche diversi ma mirano di fatto a restringere spazi di vita, diritti e libertà attraverso modelli e pratiche securitarie: in un periodo di grave crisi sociale ed economica la risposta alle lotte sociali è, da parte dello Stato, di forte repressione.

Questo avviene perché il paese sta cambiando, poteri si sostituiscono ad altri e vogliono imporre la loro visione del mondo. La politica -intesa come regolatore dell’economia, della produzione e della società che le istituzioni hanno esercitato per cinquanta anni nel paese- oggi viene sostituita da blocchi di potere economico in cui la politica è serva, succube nel migliore dei casi, ma concretamente orientata a fare dei territori e quindi di chi li abita, terra di conquista. L’Umbria non è fuori da questo e preoccupanti segnali si cominciano a vedere. Terni da città a prevalente economia industriale sta attraversando una lunga e articolata fase di passaggio, con un’espansione nella produzione di servizi, nel cosiddetto terzo settore e nella sussidiarietà, in cui alla produzione vera e propria si sostituiscono consorzi blindati di gestione del denaro pubblico o circuiti perversi di speculazione finanziaria. In tutta la regione l'edilizia ne è forse l'esempio più chiaro. Grandi cementificazioni a fronte di una domanda di immobili inferiore all'offerta. Da qui parte la marcia dei palazzinari per ottenere il risultato di diventare il grande arbitro e controllore dei valori degli immobili; imporre il prezzo sul mercato, molto al di sopra del valore reale, accettare grandi porzioni di immobili invenduti ma che, nelle quotazioni in borsa, rientrano a far parte del capitale che quindi si gonfia a dismisura: capitali gonfiati ma che non producono beni, solo giri di “soldi”. Basta andare a Tuillo o Toano; ma anche le nuove costruzioni dentro le città in cui il prezzo al metro quadro arriva a 3000 euro… del resto i compagni di Spoleto stavano lavorando contro una vergognosa speculazione edilizia prima dell’operazione “Brushwood” organizzata dal ROS di Ganzer e legittimata dalla “zarina” Lorenzetti, sicura espressione della lobby dei cementificatori.


Senza andare oltre vorremmo portare alla discussione una proposta di lavoro, non a breve termine, per affrontare politicamente la condizione di repressione a cui siamo e saremo soggetti, evitando di cadere in dinamiche meccaniche stimolo/risposta e scegliendo noi i temi e gli argomenti delle analisi e delle pratiche politiche, per individuare collettivamente il terreno politico e sociale in cui agire per modificare lo stato di cose esistenti.

Sulla base di quanto detto sopra vogliamo condividere una discussione e un confronto con i/le compagni/e a livello regionale, per costruire uno spazio politico attraverso cui porre all’attenzione pubblica la gravità e la sproporzione delle prassi e dei provvedimenti giudiziari. Inoltre dovremmo sviluppare un luogo in cui cominciare a costruire la critica all'attuale blocco di potere economico umbro. Non solo, quindi, un forum contro la repressione, cosa che ci lascerebbe nelle paludi del piagnisteo e in un circolo vizioso di immobilismo, ma anche motore di iniziativa politica, sociale e culturale coordinata a livello regionale.

Per quanto riguarda l'ambito della repressione dovremmo riuscire a coinvolgere non solo le realtà antagoniste, ma quanti in qualche modo possono amplificare la nostra denuncia: giuristi, avvocati, docenti universitari, giornalisti, tutti quelli disposti a denunciare l'uso di strumenti giuridici ereditati direttamente dal codice fascista del 1931, i quali possono essere utili sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista del profilo alto che dovrebbe assumere il forum per avere visibilità e quindi possibilità di incidere concretamente. Lo stesso ragionamento dovrebbe valere per l'altra parte del discorso: cominciare ad accumulare conoscenze sulla trasformazione in atto in Umbria e coinvolgere, oltre alle realtà di lotta e resistenza presenti nel territori -ma polverizzate e parcellizzate- anche urbanisti, economisti, giornalisti di inchiesta. Tutto questo deve prodursi affianco ad una ripresa del conflitto e dell'agitazione politica.

Riprendere la battaglia sui temi dell'ambiente e della salute, della mercificazione del sapere e della conoscenza, per la difesa della scuola e dell’università pubbliche, sulle forme del consumo e produzione degli alimenti, sulla speculazione edilizia, sulla precarietà e sull’immigrazione: questi sono alcuni dei vari temi su cui ci dovremmo impegnare.


Come dicono le madres de plaza de mayo, l'unica lotta che si perde è quella che si abbandona!

Parliamone, discutiamone, apriamo spazi ampi e non chiusi di discussione ed elaborazione, conquistiamoci vecchi e nuovi spazi di lotta politica.

Incontriamoci domenica 24 ottobre alle ore 14.30 presso il Csa Germinal Cimarelli, via del Lanificio 19 – Terni.

Alle ore 13 pranzo sociale (prenotare su bgcinaction@gmail.com )- Alle ore 20.30 cena benefit per le spese legali contro gli avvisi orali della questura di Terni (prenotare su bgcinaction@gmail.com )

I compagni e le compagne di Terni


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