
Ennesima figuraccia, dunque, per il sistema-controllo tanto sbandierato e pubblicizzato da Maroni e dal governo: gli ultras nazionalisti sbarcati a Genova sono gli stessi che solo pochi giorni fa hanno contestato il Gay Pride di Belgrado, scontrandosi per ore con la polizia e mettendo a ferro e fuoco la città, la rivalità tra le squadre slave e quella azzurra hanno in più occasioni prestato il fianco a episodi di carattere nazionalista (vedi Trieste 2002, Sofia 2008, la svastica umana di Livorno etc..), ma soprattutto, i serbi non hanno evidentemente dimenticato la partecipazione italiana nel bombardamento di Belgrado e la posizione assunta nella vicenda Kosovo.
Possibile che ministro e osservatorio, tanto attenti a reprimere qualsiasi iniziativa degli ultras italiani, e tanto preoccupati di far passare messaggi di entusiatica adesione alla tessera del tifoso, si siano semplicemente scordati di tutto questo?
E' difficile dire che tutto va bene, sostenere che le tue regole sono giuste e redditizie, che gli ultras italiani sono tutti delinquenti, quando basta un energumeno incappucciato con un paio di pinze in mano a scardinare la montagna di pressappochismo, menzogne e ipocrisie che voi chiamate ordine. - [Domenico Mungo per Tifonet]
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