venerdì 8 ottobre 2010

Studenti medi di tutta Italia in piazza: Gelmini, non è che l'inizio!


Oltre 50 cortei in altrettante città italiane. Il modo della formazione si mobilità e il media mainstream già parla di Onda 2. A Roma sit-in sotto il Ministero dell'Istruzione. Cariche della polizia a Milano e Torino.

Sono state tante e ad ogni latitudine le mobilitazioni icontro la riforma del Ministro Gelmini sulla scuola. Da Palermo ad Aosta, numerosi cortei si sono svolti per ribadire il dissenso di studenti medi e universitari ma anche dei precari della scuola, dei ricercatori che si sono resi indisponibili alla didattica, e di molti docenti non conformi a questo nuovo disegno di legge. Una cinquantina di cortei quindi hanno sfilato per le strade di varie città italiane come preannuncio di quello che - ci auguriamo - sarà un autunno di lotte.


Roma: in 30.000 in piazza, gli studenti hanno dapprima bloccato via Trastevere, effettuando un blocco di alcune vie importanti della città mandando il traffico in tilt. Il corteo è poi arrivato sotto il ministero dell'Istruzione in viale Trastevere. A manifestare sotto il dicastero anche gli studenti disabili che denunciano "rischiamo, con i tagli, di essere espulsi dalla scuola". Corteo dei medi e degli universitari partono da divcersi concentram,enti ma si uniscono prima di arrivare al Ministero.

A Milano, hanno partecipato al corteo i collettivi milanesi e della provincia, i precari della scuola, Rete Scuole, rappresentanti delle università di Pavia e Varese, dei centri sociali.
Diversi gli slogan, compresi quelli contro la scuola di Adro, nel bresciano, al centro delle polemiche per la presenza tra i banchi di simboli che ricordano quelli della Lega Nord. Qualche fumogeno, striscioni e slogan contro "la cultura militare nelle scuole" nel corteo che a Milano ha bloccato le vie del centro dirigendosi verso il provveditorato agli studi.
Si sono registrati anche diversi momenti di tensioni tra forze dell'ordine e manifestanti. Uno spezzone della manifestazione principale, ripartito spontaneamente dall'Università Statale, è stato bloccato dalla polizia in Piazza Velasca con una carica

Palermo: manifestano 5mila studenti delle superiori e 2mila universitari. I loro cortei si sono mossi rispettivamente da piazza Politeama e da viale delle Scienze, per congiungersi davanti alla Prefettura

Bologna
: il corteo degli studenti delle scuole superiori di Bologna, circa 4mila ragazzi, è partito alle 9.15 da piazza XX Settembre. Una parte del corteo, composta da studenti e studentesse dei collettivi studenteschi autonomi ha effettuato una deviazione verso la sede di Unindustria di Bologna, ricongiungendosi poi al corteo principale.

Torino
: un corteo partecipato quello di Torino, dove 20.000 tra studenti, precari della scuola e mondo dell'università, erano presenti in strada. Si è verificato un lancio di uova sul provveditorato da parte di alcuni studenti e studentesse. A fine corteo, una parte di studenti delle scuole professionali, le più colpite dalla riforma, hanno tentato di forzare il blocco della polizia per raggiungere piazza Vittorio, dove inizia oggi la festa nazionale delPdl. Una carica di alleggerimento della Polizia glielo ha impedito.

A Bari più di 10mila studenti si sono radunati in piazza Umberto I, di fronte l'ateneo. Il serpentone sta attraversando le vie del centro.

1000 studenti ad Aosta, 5000 e più a Siena, Cosenza e Catanzaro, migliaia anche a Genova, 2000 a Modena... tutte le città italiane sono state attrversate da questa nuova mobilitazione del mondo della scuola.

seguiranno interviste, aggiornamenti e considerazioni sulle/dalle varie piazze nel pomeriggio...

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Cosa scrivevamo stamattina... (vedendo giusto!):

L'anno scolastico delle scuole superiori è cominciato più o meno da un mese. E' il primo anno in cui la riforma Gelmini entra pienamente in vigore. Voto in condotta che torna ad essere determinante, bocciatura automatica una volta superate le 50 assenze, riduzione della possibilità di essere arbitri del proprio percorso formativo, taglio ai finanziamenti. Ma anche classi dal tetto massimo di stranieri, o sovraffollate, o con docenti precari da decenni e sottopagati. Un complesso incrocio di disciplinamento e sforbiciate economiche che mina alla radice la scuola coerentemente al progetto di dismissione strategico del mondo della formazione portato avanti dal governo Berlusconi nelle persone di Gelmini e Tremonti.

Eppure le reazioni da parte di quegli studenti e di quelle studentesse che vedono seriamente messo a rischio il proprio futuro non sembrano farsi attendere. Lo stato d'agitazione è la norma in migliaia di istituti del paese. Proteste e mobilitazioni delle scuole superiori sono attese in tutte le piazze delle principali città italiane. La settimana scorsa a Torino e Milano i primi tentativi di alzare la testa da parte degli studenti e delle studentesse medie sono stati affrontati con cariche, anche molto violente, da parte delle forze dell'ordine.

Oggi i cortei studenteschi che si muovono in tutta Italia, da Palermo a Pisa, da Bologna a Torino e in moltissime altre città (più di 50 i cortei previsti) danno la cifra del movimento complessivo all'interno dei licei e degli istituti tecnici. Sarà quello di oggi un primo passaggio di lotta verso un autunno fondamentale sul terreno della formazione . Sebbene la mobilitazione sia stata promossa dalla Flc-CGIL e da tante altre realtà istituzionali all'interno del mondo dell'istruzione superiore, diverse saranno nei territori le modalità di presenza. Molti di questi territori verranno attraversati da cortei autorganizzati che paiono determinati a fare sentire la propria voce.

La scommessa è quella di riuscire a far pesare il numero di una generazione completamente immersa nella precarietà. Nonchè quella di creare momenti di connessione con tutte quella realtà del mondo della formazione e non che possono diventare delle possibili compagne di lotta. Per uscire da qualunque tentazione corporativistica e creare un forte movimento d'opposizione sociale.
La diretta di Radio Blackout dalle principali piazze italiane a inizio mattinata:

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