venerdì 21 maggio 2010

Secondo Festival Sociale delle Culture Antifasciste


« Dimenticare significa perdere l’eredità di una lotta che è ancora inconclusa. Non dimenticare obbliga a comprendere, a smascherare, a continuare quella lotta. Per combattere questo nuovo fascismo non ci saranno i vostri nonni, o i padri dei vostri nonni. Affrontarlo toccherà a voi. »
Enio Sardelli “Partigiano Foco”

Antifascismo. Vi suona vecchia questa parola? Inadeguata ai tempi? Sorpassata, obsoleta?

[ english | german | spanish | french ]

E allora dite, che sapore hanno i moderni lager per migranti (CIE), le deportazioni, le vessazioni e le torture che subiscono nelle mani dello stato, la discriminazione razziale che ritorna mascherata sotto la questione sicurezza, il voler ridurre gli operatori sanitari a membri dell’OVRA, la volontà di spaccare il mondo del lavoro fomentando una guerra fratricida tra disperati?

Che sapore ha il continuo lavoro di mistificazione della storia, il tentativo di riabilitazione dei repubblichini di Salò, le strade intitolate ad Almirante, e poi l’insofferenza del potere alle più elementari regole democratiche, ai “legacci” della costituzione, la volontà di imbavagliare la “giustizia” cercando di ridurla a un manipolo di servi del potere, l’attacco alla scuola, alla ricerca e alla libertà di informazione, la volontà di avere uno Stato muto e obbediente al pensiero unico, che deve essere imposto, costi quel che costi?

Che sapore hanno gli incendi dei campi rom, i morti nelle carceri, i saluti romani nelle piazze, le connivenze manifeste tra gli squadristi delle formazioni neofasciste e apparati dello stato, l’aumento delle aggressioni, dei vandalismi e delle minacce nei confronti di chi non è allineato al pensiero unico? Li avete mai visti gli squadristi del 2010 agire indisturbati nelle piazze e nelle università sotto gli occhi degli uomini in divisa? Li avete visti aggredire gli studenti con spranghe, cinghie, coltelli e manganelli? E avete poi ascoltato gli uomini del governo prendere le loro parti mistificando l’evidenza delle cose?

Non vi ricorda qualcosa? Non puzza di fascismo?

Il fascismo è prima di tutto una “cultura”, un modo di essere, di comportarsi, è la volontà di dominio sulle persone, la natura, il territorio, è l’arroganza, la negazione di ogni diritto, la repressione del dissenso, la negazione e il disprezzo per le diversità. Il fascismo di ieri ha lasciato viva la sua “cultura”, si è trasformato e trasfigurato mutando le sue organizzazioni e le sue rappresentanze e continua ancora a fare il suo sporco lavoro.Questo è il fascismo di oggi, questa è la cultura da combattere.

Con queste premesse, intendiamo rilanciare il progetto del festival sociale delle culture antifasciste, come progetto dal basso, aperto e partecipato, con l’obiettivo di fare rete, tessere relazioni e darsi gli strumenti per costruire progettualità comuni.

Per favorire la partecipazione fin dalla fase di elaborazione concettuale e di costruzione del programma delle iniziative si è deciso di attivare gruppi di lavoro aperti per ognuna delle tematiche che intendiamo sviluppare all'interno del festival 2010. Per collaborare e proporre contenuti ai tavoli tematici iscriviti alle seguenti mailing-list:

Ambiente e territorio, sostenibilità, ecologismo
Proibizionismo, autoritarismo, psichiatria
Diritto alla casa, lavoro, precarietà e crisi economica
Comunicazione, libero accesso al sapere, libertà di espressione
Tematiche GLBTIQ, sessismo, omofobia, violenza di genere
Storia e memoria
Migranti e antirazzismo
Movimenti neofascisti e nuove destre
Scuola e mondo della formazione

Il festival sarà attraversato da tavoli di discussione, seminari, workshop, presentazioni di libri, fumetti, video, progetti, concerti e spettacoli teatrali, mostre fotografiche, e quant’altro riusciremo a costruire grazie agli stimoli e alla disponibilità di chi vorrà partecipare.

Come lo scorso anno il festival è completamente autogestito e autofinanziato e tutte le iniziative completamente gratuite. Chiediamo a tutti un contributo alla copertura delle spese da sostenere, eventualmente organizzando iniziative di finanziamento dedicate.


tratto da antifa.net

Nessun commento:

visitatori