martedì 15 giugno 2010

GRAVISSIMA INTIMIDAZIONE DEL QUESTORE ALLE LOTTE SOCIALI E POLITICHE E ALL’ATTIVITÀ SINDACALE

Nelle settimane che vedono una pesantissima manovra economica di lacrime e sangue il Questore di Terni ha cominciato ad applicare misure di polizia per controllare l'antagonismo sociale attraverso una decina di "avvisi orali" e "divieti", figli della legge Scelba 1423 del '56. Sono provvedimenti applicati di solito a reati associativi e mafia, veri e propri atti di intimidazione poliziesca per chi pratica attività politiche e/o sindacali, che preludono alla sorveglianza speciale e, nel caso dei divieti, sono già limitativi della libertà. Sono provvedimenti pesanti perché non seguono una sentenza da parte di un giudice, ma sono “politici” e vengono decisi unilateralmente dal Questore sulle relazioni dei poliziotti. In altre parole si cerca, da parte della Questura, di ridurre la politica a questione di ordine pubblico parificando chi fa politica o sindacato alla criminalità organizzata o a persone che mettono in atto "comportamenti pericolosi per la sicurezza e la tranquillità pubblica".

Terni sembra essere diventata un laboratorio del controllo sociale, infatti è la prima volta nella storia della nostra città che vengono usati in maniera repressiva ed intimidatoria questi strumenti che derivano dalla legge Scelba del 1956 e dal fascista TULP (Testo unico di pubblica sicurezza). Alle persone non vengono contestati specifici reati o atti, ma viene attivato un meccanismo di chiara matrice intimidatoria. Questo a noi ricorda il fascismo ed è un fatto gravissimo perché, senza nessuna tutela, cerca di impedire a chi è ”avvisato” di continuare a fare attività politica, sociale o sindacale, altrimenti incorrerà alla sorveglianza speciale di polizia da 1 a 5 anni

Cerchiamo di capire cosa vuole limitare il Questore:

Nei mesi scorsi a Terni abbiamo visto un intensificarsi delle lotte contro la Thyssenkrupp per gravi incidenti, anche mortali, accaduti in fabbrica. Un corteo spontaneo partito dalla fabbrica ha attraversato in lutto la nostra città contro la strage per lavoro che in Italia produce 4 morti al giorno.

Inoltre il movimento ha espresso solidarietà ai migranti, contro quei leghisti che hanno tentato un presidio razzista preelettorale presso lo stadio tentando di sfruttare la carta del razzismo e della paura.

Un altro importante fatto politico e culturale è avvenuto nella decostruzione dell’operazione di revisionismo storico teso ad infangare la memoria e la storia della brigata partigiana Gramsci. Iniziative e dibattiti con docenti universitari e storici e la contestazione con contenuti e critica ad una presentazione preelettorale organizzata dalla destra a Terni.

Infine a febbraio, grazie ad una serie di pubbliche iniziative conclusesi con una grande manifestazione di massa, sono stati cacciati dall’aviosuperficie di Terni i neofascisti di Casapound che avevano tentato di mettere piede in città con il pretesto di un corso di paracadutismo.

Tutto è stato fatto pubblicamente all’interno dello spirito della Costituzione che ripudia il fascismo e ogni forma di razzismo e discriminazione. E’ evidente che Il Questore e la Questura di Terni, invece di intervenire a tutela della “ legalità repubblicana”- di imporre il rispetto dei principi costituzionali e di sanzionare sopraffattori, corruttori e fascisti – si scagliano contro quanti denunciano, attraverso manifestazioni, scioperi e altre pubbliche iniziative, la lesione di quei diritti. Di fatto, con questa grave intimidazione, la Questura di Terni si schiera a fianco del padronato, dei razzisti e dei fascisti, contro l’esercizio del diritto di sciopero e delle attività sindacali, contro la libertà di manifestare, contro il diritto di resistenza teso ad impedire la “ ricostituzione del partito fascista”, le connesse azioni squadristiche e il vilipendio della Costituzione antifascista !

Terni da sempre fa dell’antifascismo un legame costitutivo collettivo. Ricordiamo che agli appelli alla mobilitazione democratica lanciati da coloro che oggi vengono definiti “pericolosi per la sicurezza e la tranquillità pubblica” hanno nel tempo partecipato anche cariche istituzionali di ogni livello, basta guardare, tanto per fare un esempio, le presenze all’aviosuperficie o alla manifestazione contro forza nuova di alcuni anni fa. Terni continua a rivendicare orgogliosamente le sue radici antifasciste ed antirazziste e la propria fedeltà al dettato costituzionale, Terni continua a voler essere Terni.


E’ questo il momento, di fronte ad un attacco repressivo mai visto prima, di prendere posizione pubblica, di rivendicare agibilità politica, è questo il momento in cui tutti gli antifascisti, e i democratici, le associazioni ed i sindacati, i mezzi di informazione e le istituzioni di ogni ordine e grado devono alzare forte la propria voce. Di fatto è in gioco l’agibilità democratica della nostra città. Rilanciamo il dibattito pubblico contro le misure repressive per ribadire il carattere democratico di Terni. Non siamo più negli anni del ventennio fascista o nel Cile di Pinochet, Questore e Polizia non possono permettersi misure pesantemente limitanti le libertà. Esistono i giudici e gli avvocati, che tutelano gli imputati.


Promuoviamo martedì 15 giugno alle ore 11.30 presso la sala del consiglio comunale di Terni una conferenza stampa per denunciare pubblicamente il comportamento della Questura e annunciare le iniziative di solidarietà.

Sin da ora si è costituita una cassa solidale per garantire le spese legali, concerti, dibattiti e manifestazioni seguiranno. Denunciamo pubblicamente il tentativo di imbavagliare l’antifascismo e la contestazione sociale. Chiediamo l’appoggio a tutte le realtà democratiche e la condanna di questa grave intimidazione.


Arciragazzi “gli anni in tasca”, Associazione “Plaza de Majo”, Associazione “Primidellastrada”, Associazione il Pettirosso, Blob L.G.C., centro sociale G. Cimarelli, Comitato Cittadino Antifascista Orvieto, Confederazione Cobas, Curva Est, Partito Comunista dei Lavoratori, Partito dei Comunisti Italiani, Partito della Rifondazione Comunista, , Rete Antifascista Ternana, Rivista Micropolis, Sinistra Ecologia e Libertà,




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