martedì 10 agosto 2010

AVVISI ORALI: RINVIATA AL 23 SETTEMBRE LA DECISIONE SUI DIVIETI

Stamattina 10 agosto dalle ore 9 alle 11 si è tenuto davanti al Tribunale di Terni un presidio in solidarietà con i 5 antifascisti ed antirazzisti ternani che oltre agli avvisi orali hanno ricevuto dal Questore alcuni divieti, il più pesante dei quali riguarda la libertà di comunicazione telefonica tramite cellulare. Durante l’udienza e nonostante il periodo preferragostano oltre una ventina di persone hanno partecipato al presidio con interventi al megafono e striscioni.

Il ricorso avverso ai divieti, presentato per i 5 ternani dal noto penalista romano Simonetta Crisci, assistita dall’avvocato Liliana Marcantonio è stato rinviato al 23 settembre.

La Rete antifascista Ternana si ritiene comunque soddisfatta del fatto che a decidere sulle libertà individuali delle persone sia un giudice “terzo” cioè neutrale e non sia più il Questore o la Polizia, che con la notifica degli avvisi orali e dei divieti di fatto ha svolto un’evidente azione di intimidazione contro le la tradizioni e gli antifascisti della nostra città.

Nello specifico gli avvocati dei 5 antifascisti hanno contestato alcuni gravi vizi di forma ma soprattutto l’incostituzionalità del fatto che possa essere un organismo di Polizia cioè il Questore e non un Giudice (su eventuale richiesta di un Pubblico Ministero) ad emanare dei divieti che limitano pesantemente le libertà garantite costituzionalmente. Inoltre è stato contestato il fatto che i provvedimenti sono stati pensati e vengono applicati per reati associativi (mafia, camorra ecc.) e non per manifestazioni di stampo politico come quelle contestate (in particolare ricordiamo la manifestazione contro i fascisti di casapound all’aviosuperficie di Terni). Alla luce di tutto ciò la Rete antifascista ritiene che il teorema imbastito dalla Questura di Terni abbia mostrato le sue contraddizioni e che si sia avviato il percorso per il ristabilimento delle libertà e delle garanzie costituzionali violate dai provvedimenti di polizia.

Gli antifascisti continueranno nelle loro pratiche senza accettare le intimidazioni poliziesche, rilanciano le lotte per un autunno che si profila “caldo” per gli effetti sempre più pesanti della crisi e danno appuntamento a tutti davanti al Tribunale il 23 settembre prossimo.

La Rete Antifascista Ternana

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