
Terminata la serie di interventi a cui non sono mancate contestazioni, un centinaio di giovani si è compattato e è partiti in direzione di Via Alba dove i militanti di Casa Pound stavano inaugurando la loro sede già danneggiata nella notte.
Dopo aver imboccato Contrada Mondovì i manifestati hanno trovato la Guardia di Finanza che bloccava l'accesso di Via Alba con una volante: sono partiti i primi lanci di gavettoni e fumogeni. Il corteo si è così spostato, aggirando il blocco, sul lato opposto dell'isolato all'incrocio tra Via Diaz e Via Alba riuscendo ad arrivare alla sede di Cpi presidiata da alcuni poliziotti: subito sono partiti lanci di porfido, bottiglie e immondizia, azione che ha trovato anche la solidarietà dei passanti.
I militanti di Cpi dopo essersi stretti nell'entrata della sede sono usciti con mazze e caschi rispondendo con alcuni lanci di pietre trincerati dietro a polizia, carabinieri e cassonetti. Dopo più di mezz'ora di tensioni tutto è terminato con un sit-in antifascista. Cinque carabinieri feriti e un giovane di Casa Pound colpito al capo da un sampietrino, questo è il bilancio della calda e storica accoglienza cuneese ai fascisti di Casa Pound.
tratto da www.infoaut.org
27 febbraio 2011
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