Conferenza stampa ore 12:00 Campidoglio
L'ennesima aggressione fascista si è consumata nella notte nel quartiere di Montesacro: sei persone con il volto travisato hanno atteso davanti l'ingresso di casa Luca Blasi, lavoratore precario e attivista di Horus Project, e lo hanno colpito con una bottiglia rotta - oltre a calci e pugni - con il chiaro intento di sfregiarlo. La pronta reazione di Luca ha evitato il peggio, mettendo in fuga gli aggressori. Luca al momento è ancora ricoverato in ospedale per accertamenti.
Un tentato omicidio, l'ennesima pagina di violenza scatenata dai fascisti di casa pound. In tutta Italia si ripetono aggressioni a colpi di coltelli e bastoni da parte di esponenti dell'organizzazione neofascista, coccolati, protetti e candidati nelle liste del Pdl.
A Roma, nel Municipio IV, da quando il Comune ha sostenuto e riconosciuto la finta occupazione abitativa di via Val D'Ala, si assiste a una escalation senza fine: prima la provocazione della occupazione della scuola Parini (con una persona ferita dai coltelli dei fascisti), poi l'agguato agli studenti di Talenti (capeggiato da Alberto Palladino, portavoce di via Val D'Ala), fino all'aggressione di questa notte.
Gli apprendisti stregoni del Pdl continuano, coprendo e finanziando casa pound, ad usare i neofascisti come strumento di intervento nei territori che vedono un protagonismo dei movimenti e della società di civile, come in IV Municipio, a fronte del malgoverno delle destre. Il Comune di Roma non può pensare di girarsi dall'altra parte ogni volta che casa pound compie un aggressione ma deve pubblicamente sciogliere ogni ambiguità di relazione con questa organizzazione neofascista, alla luce anche del sostegno e del patrocinio del Comune di Roma concesso a tantissime iniziative dei nipotini di Priebke.
Luca è stato colpito perchè protagonista da anni delle lotte sociali in questa città, per il diritto alla casa, in difesa dei beni comuni, per la riqualificazione di spazi abbandonati, per la cultura e il diritto allo sport.
Non c'è nessuno scontro tra opposti estremismi, nessuna guerra di bande in atto a Roma e nei nostri territori. Proprio chi usa la “sicurezza” come ossessione elettorale per governare una città sempre più in crisi, sostiene poi le bande di violenti che rendono davvero insicura la vita quotidiana dei cittadini e delle cittadine.
La strategia della tensione è chiara e riguarda le strategie politiche-elettorali del Pdl in tutta Italia: la scorsa settimana a Napoli, tre studenti universitari sono stati aggrediti con coltelli e bastoni da esponenti di casa pound guidati dal loro portavoce Tarantino, candidato municipale nelle liste Pdl.
Fermiamo Alemanno e i suoi amici:
chiudere casa pound subito!
MERCOLEDI' 11 MAGGIO – H 12:00 – CAMPIDOGLIO >> CONFERENZA STAMPA
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